Accanto alla Madonnella, così come noi scurcolani amiamo chiamare l'antica cappellina dedicata alla Madonna che si trova lungo Via della Vittoria, al culmine di Via dell'Immagine, c'è l'ultimo abbeveratoio esistente a Scurcola. E mi riferisco al territorio del paese abitato. Si tratta di una grande vasca piena d'acqua che, per tanto tempo, è stata usata per abbeverare gli animali. Oppure, attraverso la fontanella collocata lì di fianco, per fornire acqua a chi ne avesse bisogno. Di abbeveratoi e fontane del genere, un tempo, a Scurcola ce ne erano diversi.
La foto di inizio 900 (Vittorio Bontempi)
Quello più antico di cui si abbia una testimonianza fotografica, si trovava nella zona bassa del paese. La foto, neanche a dirlo, è stata scattata dal solito Vittorio Bontempi da una delle finestre del Palazzo di famiglia, edificato poco più in basso della Rocca Orsini, quello di cui oggi resta poco o nulla. Ebbene, Vittorio, grazie a questo scatto dei primi del '900, ci restituisce un'immagine precisa di come fosse l'area che oggi è occupata dalla piazza, dal vecchio edificio scolastico e dalle abitazioni e dalle strade circostanti (la via Tiburtina non esisteva ancora). Nel cerchio rosso è inquadrato il vecchio abbeveratoio, fontanile e lavatoio di Scurcola. Si trovava, più o meno, dove oggi si trova la Farmacia Ferrari, lungo l'attuale Via Gabriele D'Annunzio. Come si evince dall'immagine in bianco e nero, era costituito da una struttura abbastanza importante che ricorda il fontanile che possiamo vedere tuttora a Cappelle dei Marsi. Un edificio in muratura, coperto e con due ingressi separati: quello per le bestie e quello per le persone.
Vecchio abbeveratoio, fontanile, lavatoio
Le donne di Scurcola erano solite recarsi presso questo fontanile per cogliere l'acqua con l'immancabile conca o per lavare i panni. Nel tempo, per via di esigenze nuove e diverse, l'abbeveratoio di cui parliamo è stato smantellato e spostato poco più avanti, nell'angolo in cui oggi iniziano Via G. Sarrantonio e Via Giardino. Era questo un abbeveratoio più semplice ed essenziale rispetto a quello precedente e venne utilizzato ancora per diversi anni fino a quando non si decise di eliminarlo definitivamente.
Acqua stagnante nell'abbeveratoio di Via della Vittoria
E' evidente che, con il mutamento delle condizioni economiche, con l'assenza di persone che possedessero cavalli, somari, mucche, pecore e capre, e quindi con la scomparsa degli animali da detenere in famiglia per la lavorare nei campi o per la produzione di latte, lane o carne, la presenza degli abbeveratoi fu ritenuta superflua. Al momento ci resta solo quello in Via della Vittoria, l'ultimo. Anche se, probabilmente, avrebbe bisogno, come al solito, di maggiore manutenzione e di essere ripulito.
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