lunedì 6 aprile 2020

Perché su diversi portoni di Scurcola si trova il trigramma IHS?


Una passeggiata per il borgo di Scurcola Marsicana è sempre un'esperienza che mi sento di suggerire a chiunque. È anche consigliabile camminare tra le stradine del paese vecchio con la lentezza necessaria, prendendosi tutto il tempo per osservare con attenzione particolari che, spesso per troppa fretta o sbadataggine, possono sfuggire anche a chi a Scurcola è nato o vive da sempre. Può essere di certo interessante rilevare, su diversi portoni del centro storico, la presenza di simboli sacri di varia natura. Attraverso questo scritto, vorrei soffermarmi, in particolare, sul trigramma o cristogramma IHS o JHS che a Scurcola è davvero piuttosto facile rintracciare: lungo Corso Vittorio Emanuele III (foto sopra), in Via Diaz, in Via delle Grazie, in Via dello Statuto, in Via Dalmazia e non solo. Iscrizioni spesso logorate dal tempo e dagli agenti atmosferici ma che possiedono un significato e una storia molto speciali. 

Trigramma IHS presente in Via Diaz
Come molti sanno, e come ho già scritto in precedenza, il trigramma formato dalle lettere IHS o JHS ha un'origine antichissima che si può far risalire al II o III secolo dopo Cristo. Nasce dall'abitudine dei copisti dei manoscritti greci dell'Antico e Nuovo Testamento di abbreviare il nome di Gesù Cristo utilizzando le prime tre lettere ΙΗΣ (dal nome completo ΙΗΣΟΥΣ). La lettera greca Σ (sigma) nell'alfabeto latino è scritta S, per questa ragione il trigramma è arrivato a diventare ΙΗS. La presenza delle lettere IHS per lo più sulle chiavi di volta dei portali scurcolani, però, è collegabile alla figura di San Bernardino da Siena che faceva spesso ricorso a questo trigramma, raffigurato su una tavoletta di legno che faceva baciare ai suoi fedeli, nel corso delle sue famose e amate prediche. 

Simbolo del sole raggiante in Via delle Grazie (foto F. Cicchetti)
È ormai noto un po' a tutti gli scurcolani, e non solo, che San Bernardino da Siena si fermò a Scurcola per un paio di settimane nel corso del suo viaggio verso la città de L'Aquila nell'anno 1438. La sua presenza nel nostro paese è stata celebrata anche con la fondazione della Confraternita di San Bernardino, nata nel 1455, pochi anni dopo la morte e la canonizzazione del Santo. Era San Bernardino in persona, nel corso delle prediche agli innumerevoli fedeli che venivano ad ascoltarlo, che si raccomandava di porre il simbolo IHS sulla porta della propria casa in segno di devozione a Cristo

Altro trigramma IHS presente a Scurcola
Spesso il cristogramma IHS è posto al centro di un sole raggiante o sormontato da una croce. Tali dettagli sono da ricondurre sempre agli insegnamenti di San Bernardino da Siena perché fu proprio lui a raffigurare IHS o JHS, inteso nel senso di Jesus Hominum Salvator: Gesù Salvatore degli uomini, all'interno di un sole formato da dodici raggi che sono in relazione con il nome stesso di Cristo: I Rifugio dei peccatori, II Vessillo dei combattenti, III Medicina degli infermi, IV Sollievo dei sofferenti, V Onore dei credenti, VI Splendore degli evangelizzanti, VII Mercede degli operanti, VIII Soccorso dei deboli, IX Sospiro di quelli che meditano, X Aiuto dei supplicanti, XI Debolezza di chi contempla, XII Gloria dei trionfanti. 

Il trigramma rovesciato di Via dello Statuto
Tra i vari portoni del borgo di Scurcola con l'iscrizione IHS, mi ha colpito e mi ha sorpreso quello presente in Via dello Statuto, vicino all'Arco di Scoccetta. Su un bel portone di un colore verde brillante, si trova il trigramma scritto a rovescio. Come si può notare dalla foto che pubblico, sulla chiave di volta, sono incise le tre lettere in ordine inverso: SHI. Una piccola anomalia che non ho riscontrato in nessun altro luogo. Forse lo scalpellino che ha realizzato il lavoro non era in grado di leggere e di scrivere? Forse al proprietario della casa piaceva così? Un dettaglio curioso ma sicuramente interessante.


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