mercoledì 20 luglio 2022

Incendio della pineta di Scurcola Marsicana: anno V


Tutto accadde nel pomeriggio del 20 luglio del 2017: un violento incendio, generato dall'atto senza senso di un soggetto indegno, sfregiò Monte San Nicola, divorando, nell'arco di alcune ore, una grande quantità degli alberi che popolavano la nostra pineta. Le fiamme si avvicinarono in maniera pericolosissima all'abitato del paese e furono impiegati vari mezzi di soccorso per cercare di evitare danni a cose e persone. Sono certa che tutti gli scurcolani ricordano l'apprensione, la paura e l'angoscia di quelle ore. Nel 2020 avevo scritto un post dedicato alla pineta a tre anni dall'incendio. Sono trascorsi altri due anni e la pineta si trova, purtroppo, nelle stesse identiche condizioni in cui le fiamme l'hanno lasciata.

Alberi morti della pineta (2022)

Anzi, non esattamente: qualche tronco, ormai carbonizzato, è precipitato a terra e qualche altro, crollato a causa dell'incendio, è stato ormai rivestito da nuova vegetazione. Sicuramente la pineta rimane, a distanza di cinque anni dai drammatici eventi, un luogo non sicuro e non frequentabile. Un paio di settimane fa sono salita di nuovo a vedere quale fosse la situazione ma, con mio grande rammarico e come si evince dalle immagini che corredano questo post, nulla è mutato né rispetto al 2020 né rispetto al 2017. Gli alberi morti sono ancora dov'erano, i tronchi carbonizzati si stanno sgretolando e la natura (del tutto indifferente alle umane negligenze) fa quello che vuole. 

Alberi bruciati e crollati (2022)

Nel 2020 auspicavo un risanamento della pineta, almeno un suo parziale recupero ma, a distanza di altri due anni, nulla è stato fatto. La pineta, come ho già scritto in passato, rappresenta una valenza paesaggistica e ambientale essenziale e storica per Scurcola: venne impiantata negli anni Cinquanta grazie a un apposito programma di rimboschimento che ha mutato, a mio avviso migliorandolo, l'aspetto e la salubrità del nostro paese. Mi piacerebbe che a Scurcola venissero piantati regolarmente nuovi alberi e non solo su Monte San Nicola, ma anche presso terreni ormai incolti e abbandonati da tempo (e sono molti). Sarebbe un segnale di rispetto e di recupero ambientale fondamentale, soprattutto alla luce dei mutamenti climatici che tutti stiamo pagando a caro prezzo.



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3 commenti:

  1. Completamente d’accordo su un rimboschimento totale del territorio

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  2. Se nelle feste patronali invece della solita auto come premio, metteste 100 alberi da piantare sotto la custodia della protezione civile/ guardia forestale (annaffiando fino alla autosufficienza ?

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  3. basterebbe anche organizzare con i bambini una passeggiata nei dintorni e farli portare dei semi qualsiasi (raccolti durante i normali pasti) e farli piantare sul posto.
    Così possono vedere cosa può combinare un nonno incosciente e cosa può nascere da un semino....

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