venerdì 9 ottobre 2020

"Nosce te ipsum" inciso sull'architrave di una finestra in Via dello Statuto


Come molti ricorderanno, qualche tempo fa avevo scritto e pubblicato "Le date sparse nel borgo di Scurcola Marsicana". Dopo aver letto quel post, Franco Farina, sempre attentissimo, mi ha contattata e mi ha suggerito di fare una passeggiata dalle parti di Via dello Statuto nel borgo di Scurcola perché avrei trovato una sorpresa. Franco aveva ragione perché proprio in Via dello Statuto, a pochissima distanza dal bellissimo Arco di Scoccetta, si trova un edificio che forse andrebbe preso in considerazione più di quanto non si sia fatto finora

Nosce te ipsum sull'architrave della finestra

Basta avvicinarsi alla facciata rosa di questa casa e si può immediatamente notare, come ho già scritto in precedenza, che sulla porta di ingresso c'è il trigramma IHS (tradizionalmente legato alla figura di San Bernardino da Siena) scritto in maniera speculare: SHI. Sollevando ulteriormente lo sguardo, è possibile rilevare che, sull'architrave della finestra, ci sono delle lettere incise a formare la frase: "NOSCE TE IPSUM". Tradotto: "CONOSCI TE STESSO". Si tratta di una frase latina che ha antichissime origini greche ed è considerata uno degli apoftegmi (detto memorabile) attribuito ai Sette Sapienti. Si ritiene fosse inciso sul frontone del tempio di Apollo a Delfi. Una massima di Apollo con la quale si esortano gli uomini a riconoscere la propria condizione di limitatezza. Una sorta di invito, dunque, a stare al proprio posto, al non sentirsi superiori. Il "nosce te ipsum" latino ha quindi origini greche ed era la massima preferita dal filosofo Socrate

La finestra con la scritta di Scipione

L'abitazione di Via dello Statuto rivela anche un altro piccolo "segreto" inciso, ancora una volta, sull'architrave di una finestra. In questo caso si tratta della finestra laterale, meno visibile rispetto alla precedente. Il padrone di casa ha deciso di lasciare un segno della sua esistenza facendo incidere la seguente frase: "HEC EST DOMUS SCIOPIONIS LAT 1556". Spero di aver letto e decifrato correttamente l'iscrizione con la quale si specifica che "QUESTA È LA CASA DI SCIPIONE LAT 1556". Non ci sono dubbi sul fatto che l'edificio sia stato di Scipione, il problema è che oggi non possiamo sapere chi fosse Scipione. Ciò che possiamo comprendere, tutto considerato, è che Scipione fosse un personaggio capace di avere il cristogramma IHS scritto al contrario sulla sua porta e una massima socratica incisa sulla finestra. Vale forse la pena ricordare che Socrate venne condannato a morte per non aver riconosciuto gli dèi tradizionali e scelse di morire avvelenandosi con la cicuta.

La casa di Via dello Statuto



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3 commenti:

  1. Risposte
    1. E' una "scoperta" che sono riuscita a fare grazie al suggerimento di Franco Farina. Pur essendo passata davanti a quell'abitazione tantissime volte, onestamente, non avevo notato quel "Nosce te ipsum".
      L'indicazione ricevuta da Franco è stata fondamentale.

      Elimina
  2. Franco ...un uomo eccezionale, sotto molteplici aspetti.

    RispondiElimina

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