giovedì 28 maggio 2020

La Madonnina invisibile di Via T. Patini


Lungo via della Trinità, a Scurcola Marsicana, sul lato destro della strada che sale oltre la Chiesa parrocchiale, si trova un vicolo senza uscita intitolato a Teofilo Patini.  Per chi non lo sapesse, Patini è stato un famoso pittore abruzzese nato a Castel di Sangro nel 1840: nei suoi quadri ritrasse soprattutto la civiltà contadina abruzzese di fine Ottocento e primi del Novecento. In questo post, però, non voglio dedicarmi al famoso artista abruzzese ma a un'opera d'arte diversa e, temo, completamente ignorata. Mi riferisco all'affresco che doveva raffigurare una Madonna, oggi non più visibile perché rovinato dalle intemperie, dall'incuria e da interventi umani davvero poco rispettosi della superficie su cui questa piccola figura sacra si trovava. 

Ciò che resta dell'affresco

Mi sono addentrata in via Patini quasi per caso, durante una delle mie innumerevoli passeggiate tra le strade del borgo di Scurcola. Giunta alla fine del breve vicolo cieco, sul lato destro, ho notato la presenza di alcuni antichi edifici, ormai parzialmente diruti e inutilizzati. Accanto a un vecchio portone di legno, su un muro scrostato e sbiadito, ho individuato un'iscrizione in latino e le tracce di quello che doveva essere un affresco. Il dettaglio che mi ha fatto immediatamente capire che potrebbe trattarsi di una Madonnina è rappresentato dal noto e diffuso simbolo mariano, colorato di rosso, posto in cima al perduto ritratto, e costituito dall'intreccio della lettera M e della lettera V (Maria Vergine), un simbolo che ritroviamo inciso anche su diversi portali di Scurcola

Simbolo mariano in cima all'affresco

Nella parte bassa dell'opera si trova un'iscrizione che ormai si legge solo in parte. Le uniche parole visibili sono: COLVMBA MEA / VLA ORIGINALIS NOME / IN TE. Probabilmente si tratta di titoli associati tradizionalmente al nome di Maria. Inoltre, in una sorta di cornice che circonda il perduto ritratto della Madonna, si leggono le parole finali (VIARVM SVARUM) di una frase che doveva essere più lunga. Facendo una piccola ricerca tra i testi sacri, ho rinvenuto quella che potrebbe essere stata l'iscrizione completa, ossia "Dominus possedit me in initio VIARUM SUARUM". La frase è tratta dalla Bibbia, per la precisione dal Libro dei Proverbi. Sta a significare che Dio volle la Vergine Maria fin dall'inizio di tutte le cose, quell'inizio in cui fu voluto anche Cristo, prima e indipendentemente di tutti

Iscrizione con alcune parole ancora leggibili

Rinvenire per caso i frammenti di un affresco ormai quasi invisibile è stato per me molto emozionante e ha confermato, una volta di più, che il borgo di Scurcola conserva piccoli grandi tesori che hanno bisogno di essere riportati alla luce, raccontati e difesi. Non sapevo dell'esistenza di questa Madonnina, nessuno me ne ha mai parlato e ho la sensazione che la stragrande maggioranza degli scurcolani non l'abbiano mai vista. Mi spiace solo che questa opera d'arte, seppur rudimentale e minima, sia ridotta ormai in pessimo stato, mi spiace che nessuno l'abbia salvata o protetta in qualche modo. Ora che la sua esistenza è evidente, spero non solo che essa venga vista e apprezzata da più persone ma che possa essere restaurata e, per quanto possibile, recuperata.

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