giovedì 26 dicembre 2019

I preziosi (e poco noti) affreschi di via XI febbraio


Via XI febbraio, per chi non lo sapesse, è una strada di Scurcola Marsicana che, partendo da Borgo Pio, sale verso una parte del centro storico, quella che gli scurcolani chiamano abitualmente "Glio Pretone", che in dialetto vuol dire "La grande pietra". Mi sono chiesta spesso, e ho chiesto anche ad altri, come mai questa zona del paese vecchio si chiami così e l'unica spiegazione che ho trovato, al momento, è legata alla presenza di un grande masso di roccia che si trova proprio in corrispondenza di una stretta curva lungo la ripida salita di via XI febbraio. Potrebbe essere? Mettendo momentaneamente da parte l'origine del toponimo "Pretone", in questo post ho deciso di dare spazio alla presenza di ben tre affreschi che forse non tutti hanno notato o che non tutti ricordano.

Scorcio de "Glio Pretone"

Si tratta di opere realizzate tra il XV-XVII secolo sulle facciate di alcune abitazioni disposte su via XI febbraio. La prima in cui ci si imbatte salendo è rappresentata dalla figura di una Madonna con Bambino tra i Santi Pietro (a destra) e Paolo (a sinistra) [prima foto]. Nonostante una pensilina di legno posta in cima all'immagine sacra, l'affresco appare oggi in cattive condizioni. La mancanza di cure, le intemperie e altri agenti stanno lentamente rovinando i colori e sgretolando la superficie dell'opera. Anche in questo caso, sarebbe auspicabile l'intervento di professionisti che lo restaurino e installino una protezione che garantisca la salvaguardia della Madonna con Bambino e i Santi Pietro e Paolo, prima che venga perso per sempre.

La Sacra Famiglia

Continuando a salire, sulla facciata di un'altra abitazione, è possibile ammirare l'affresco più grande, quello che rappresenta la Sacra Famiglia: San Giuseppe, la Madonna e Gesù Bambino seduti su alcune rocce. Si capisce a primo sguardo che le due opere sono state eseguite da mani e in tempi diversi. La Sacra Famiglia è stata evidentemente restaurata e recuperata di recente: i colori sono vividi, non ci sono screpolature e i dettagli sono ben definiti e ben riconoscibili. Bisogna specificare che, purtroppo, nessuno conosce i nomi degli esecutori materiali di questi bellissimi affreschi e nessuna delle opere riporta la firma di chi l'ha realizzata.

San Cristoforo

L'ultimo affresco, forse quello meno noto, si trova salendo gli scalini che girano sulla destra. Nei pressi della porta di ingresso di una casa che fortunatamente è stata ben ristrutturata dai nuovi proprietari, si trova l'immagine di San Cristoforo rappresentata da un uomo con un bastone e Gesù Bambino sulla spalle. San Cristoforo è invocato, fin dal Medioevo, contro le pestilenze ma, ancora più frequentemente, è il santo che protegge i pellegrini, i viandanti, i viaggiatori. Una figura, quella di San Cristoforo, che a Scurcola attualmente è poco considerata ma che forse, nei secoli passati, godeva di una certa devozione visto che qualcuno ha provveduto persino a ritrarlo in un affresco accanto all'ingresso della propria casa.


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