sabato 26 ottobre 2019

Piazza Vetoli in una cartolina d'epoca


Girovagando per il web mi è capitato di incappare in questa interessante e curiosa foto. In realtà dovrebbe trattarsi di una cartolina d'epoca. Pochi elementi, ma sufficienti, fanno intendere che lo scatto è stato realizzato sicuramente dopo il 1925, anno in cui è stato edificato e inaugurato il Monumento ai Caduti di Scurcola Marsicana, tuttora presente di fronte al vecchio edificio scolastico. E, sul lato destro, è possibile rilevare che il cosiddetto palazzo delle "Anime Sante" non era stato ancora trasformato nella sede del Fascio.
Piccole osservazioni che inducono a pensare che l'immagine proposta in questa cartolina, di cui non conosciamo l'artefice, risalga alla seconda parte degli anni '20 o, al massimo, ai primissimi anni '30
Un altro dettaglio che colpisce, oltre al grande vuoto che caratterizza lo spazio in seguito maggiormente definito dalla pavimentazione della piazza, dalla presenza degli alberi e dal tracciato ben evidente della Via Tiburtina, è la denominazione di quest'area ancora tanto spartana: Piazza Vetoli.
Inizialmente non avevo rintracciato testimonianze o altre memorie in grado di attestare che l'attuale Piazza Risorgimento sia mai stata chiamata Piazza Vetoli ma, in seconda istanza, e grazie all'attenta precisazione di Vincenzo Fausto Colucci (a tutti noto semplicemente come Enzo Colucci), sono stata informata del fatto che, in effetti, questo spazio ancora senza una definizione precisa risultava essere, da Catasto, indicato come Piazza Vetoli. Si trattava, ovviamente, dell'area su cui affacciava, e affaccia tuttora, il bel palazzo appartenente alla prestigiosa famiglia originaria di Corcumello ma presente a Scurcola da molto tempo.
Cartolina d'epoca (Alceste Colucci): la piazza in una fase successiva

Colucci spiega che lo spazio collocato in posizione più avanzata, quello che si trova di fronte alle "Anime Sante" per intenderci, durante il periodo fascista, era stato denominato Piazza Littorio. Una scelta che risentiva palesemente delle influenze imperialiste mussoliniane. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, con la Liberazione d'Italia e la caduta del fascismo, il nome di Piazza Littorio venne cancellato e pochissimi ne mantengono memoria.

Enzo Colucci, inoltre, mi ha ricordato che la Via Valeria, ai tempi in cui la prima foto venne scattata, passava lungo quello che per noi oggi è Corso Vittorio Emanuele. Solo in un momento successivo venne fatta "scivolare" più in là, fuori dal centro abitato, per ragioni di opportunità e comodità, tracciando il percorso che conosciamo.

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