mercoledì 23 ottobre 2019

Palazzo Tuzi di Scurcola Marsicana. Com'era e come è


Va detto fin da subito che dell'antica famiglia Tuzi a Scurcola non rimane granché. E' stato possibile reperire solo notizie scarse e approssimative. Di certo sappiamo che i Tuzi ebbero un qualche ruolo di prestigio nella vita locale durante il XVII-XVIII secolo. In questo periodo, infatti, è stato possibile rintracciare la presenza di un certo Giovan Battista Tuzi, che doveva essere un Dottore in Legge e, qualche anno più tardi, l'esistenza di un altro esponente di questa famiglia, Giuseppe Tuzi. Si trattava, probabilmente, di possidenti terrieri che, comunque, godevano di una certa rilevanza a livello locale.

Palazzo Tuzi oggi

Lo si deduce dalla presenza di un imponente palazzo signorile che domina la piazzetta di Sant'Egidio o piazza Giuseppe Garibaldi come è ufficialmente denominata. Un palazzo a più piani, dalla facciata severa, e tutto sommato piuttosto semplice, sulla quale si aprono tre serie di finestre. Dalla foto d'epoca che apre questo scritto, risalente alla fine dell'800 o ai primi del '900 e proveniente dall'archivio di Stefano Bontempi, si nota la presenza di una corte alberata che affacciava direttamente sulla piazza. Stiamo parlando degli spazi e delle pertinenze che, nei decenni a venire, sono stati occupati dalla Trattoria Borgo Pio gestita dalle sorelle Perla ed Angizia, per chi dovesse ricordarle, e, prima ancora, dai loro genitori.

Una porta interna e la grande scala

Al momento non ci sono altre immagini storiche di questo palazzo, soprattutto non abbiamo idea di come fosse originariamente al suo interno. Ho avuto la possibilità di visitarne una parte grazie alla gentile disponibilità di Nicolina Nuccetelli, una scurcolana che abita in uno degli appartamenti ricavati all'interno di Palazzo Tuzi. Nicolina vive in questo palazzo da diversi decenni e mi ha spiegato che, nel corso del tempo, sono stati effettuati lavori di tinteggiatura e ripulitura.

Il soffitto decorato

Gli spazi del palazzo signorile dei Tuzi sono tutti ben illuminati perché le sue finestre affacciano sia sulla piazzetta antistante, sia lungo Via XI Febbraio. Interessante la presenza di una pregiata scala in pietra, probabilmente uno degli elementi originari, e di alcuni affreschi presenti sui soffitti. Nella sala principale dell'appartamento di Nicolina ho potuto ammirare e fotografare il delicato affresco, su fondo azzurro, di un piccolo angelo che suona il flauto seduto su un ramo arricchito da fiori. Non ci sono iscrizioni né datazioni di alcun tipo. Evidentemente Palazzo Tuzi, nel corso del tempo, ha subito molte modifiche e molti interventi che ne hanno tramutato l'aspetto e le funzionalità originarie. Eppure qualche dettaglio di epoche remote esiste ancora ed è sempre emozionante e sorprendente venirne a conoscenza.


INTEGRAZIONE
Grazie ad un approfondito e utilissimo lavoro di ricerca e di classificazione condotto da Vincenzo Fausto Colucci, a tutti noto semplicemente come Enzo Colucci, e pubblicato su un apposito sito web, ho potuto consultare gli elenchi dei nati e dei morti scurcolani nel periodo che va dal 1809 al 1865.
A proposito della famiglia Tuzi ho potuto individuare:
- Tuzi Domenico Antonio Vincenzo nato il 5 maggio 1856 (proprietario)
- Tuzi Agnese nata il 1 aprile del 1860
entrambi figli di Tuzi Clemente (proprietario) e Marinpietri Annamaria (di Sora)

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