Il nome di Scurcola Marsicana ha origini antiche e molto specifiche di cui, prima o poi, dovrò scrivere. Adesso, però, vorrei soffermarmi su un dettaglio storico che, credo, non molti conoscano, ossia il momento in cui qualcuno provò a mutare il secolare nome di Scurcola Marsicana in Palentinia. A chi possiede maggiore dimestichezza con la storia del Novecento, un nome come quello di Palentinia non mancherà di riportare alla mente toponimi creati ex novo per designare località particolari quali, ad esempio, Littoria, Sabaudia, Aprilia, Pomezia e così via. Ebbene sì: Palentinia sarebbe stata l'ennesima "invenzione" di stampo fascista.
Ad attestare la volontà, almeno sotto forma di tentativo formale, di mutare il nome di Scurcola Marsicana in Palentinia vi è una delibera del solito Podestà scurcolano Vitantonio Liberati, datata 5 Ottobre 1935, recante: "Richiesta al Governo del Re di autorizzazione a modificare la denominazione del Comune di Scurcola Marsicana in quella di Palentinia". Ho richiesto e ricevuto dai preposti Uffici comunali l'atto in questione e ho potuto leggere le ragioni che hanno indotto Liberati a presentare una simile, e ai nostri occhi oggi alquanto incomprensibile, richiesta.
Il Podestà Vitantonio Liberati |
Ho già spiegato, in uno dei miei primi post, che nel 1910, grazie all'intervento del Sindaco del tempo, Vittorio Bontempi, alla denominazione del nostro Comune venne aggiunto l'aggettivo "Marsicana" per evitare che fosse confuso, come spesso accadeva, con Sgurgola, un paese che attualmente si trova nel territorio della provincia di Frosinone. Nel 1935 il Podestà Liberati recuperò questo vecchio problema, evidentemente ancora non del tutto risolto, per sostenere l'adozione del nome di Palentinia al posto di Scurcola Marsicana: "la modificata denominazione non ha per nulla giovato ai fini di una più esatta identificazione dei due Comuni appartenenti a due diverse Regioni ma anzi ha contribuito ad aggravare la già esistente confusione tra di essi, talché quasi comunemente al nominativo di Sgurgola si aggiunge l'aggettivo Marsicana".
Secondo gli amministratori dell'epoca, dunque, sarebbe stato opportuno cancellare il nome di Scurcola Marsicana per passare a quello, a loro avviso più appropriato, di Palentinia. Nella deliberazione podestarile n. 48/1935 si legge: "trovandosi lo stesso ubicato in mezzo ai campi Palentini, ubertosa e fertile plaga d'Abruzzo, storica per gli avvenimenti culminati nella battaglia del 28.8.1268 (sic! la battaglia risale al 23.8.1268) tra Corradino di Svezia (sic! Corradino di Svevia) e Carlo d'Angiò quivi combattuta, di comune mutuiamo potrebbe assumere la nuova denominazione di "Palentinia", attingendo il nuovo nome dalla sua stessa contrada, allo stesso modo come il Comune di Pontinia sposò quello dell'agro Pontino". Ovviamente non poteva mancare un riferimento esplicito (e quasi adulante) alla retorica fascista: "il Governo Nazionale Fascista ripone l'opera dei rurali fra le più nobili e feconde attività della Nazione, esaltandone il valore e traendo da essa i migliori auspici per l'avvenire".
Campi Palentini |
Fortunatamente il tentativo di modificare la denominazione di Scurcola Marsicana in Palentinia non ebbe alcun seguito. La richiesta del Podestà Liberati, evidentemente, non venne presa in esame e non condusse a nulla. Scurcola Marsicana ha continuato a chiamarsi Scurcola Marsicana, mantenendo il proprio antico nome. Forse le problematiche legate a chi confonde Scurcola con Sgurgola non sono mai state risolte in maniera definitiva. A quale scurcolano non è capitato di dover spiegare di provenire da Scurcola (con la C!) Marsicana, in Abruzzo, e non da Sgurgola (con la G!) nel Lazio, precisando che si tratta di due località distinte e di due nomi da scrivere in maniera diversa?
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