giovedì 5 agosto 2021

La grande piccionaia sul torrione della Rocca Orsini


Forse non tutti sanno che sul torrione sud-est della Rocca Orsini di Scurcola Marsicana esiste una grande piccionaia, probabilmente la più grande del territorio. Dopo i lavori di ripulitura dalla vegetazione che hanno interessato, negli scorsi anni, l'antico e prezioso fortilizio, una volta tagliati alberi e arbusti, è stata scoperta una grande parete completamente rivestita da fori adatti a ospitare i piccioni. Bisogna immaginare che la Rocca sia stata utilizzata per secoli come postazione di avvistamento e controllo delle aree circostanti. I suoi spazi interni erano abitati da soldati e ufficiali che svolgevano le loro attività abituali dentro la Rocca, tra cui una delle più importanti, come immaginabile, era mangiare.


Si presume che un tempo, soprattutto dentro un maniero, non era semplice allevare animali ma si poteva, con una certa ingegnosità, provare a far crescere piccioni. La carne, per secoli, è stata una pietanza riservata ai più abbienti. La gente comune, quella più povera, difficilmente poteva nutrirsi di piatti a base di carne. I piccioni diventavano una soluzione abbordabile per molti. La piccionaia sul torrione della Rocca, per le sue dimensioni, ci fa intuire che doveva servire ad allevare una buona quantità di piccioni e, quindi, a dare di che nutrirsi a parecchie persone.

Alcune delle piccionaie ancora presenti a Scurcola

La "strategia" di sopravvivenza alimentare rappresentata dall'allevamento di piccioni era diffusa non solo tra i militari che occupavano il nostro castello, ma anche tra gli abitanti di Scurcola che, nei secoli scorsi, devono essersi dedicati spesso a questa attività. Non è un caso, infatti, che in tanti vecchi edifici, tra le strade del borgo, siano presenti aperture e fessure create appositamente per ospitare i piccioni. In molte case gli spazi dedicati ai piccioni, nel tempo, sono stati eliminati e cancellati da lavori di rinnovamento edilizio eppure, a ben guardare, con un briciolo di attenzione, è ancora possibile rintracciare ciò che resta delle vecchie piccionaie.



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