venerdì 5 marzo 2021

Lo scurcolano che si sposò sul Monte Bianco in una cronaca di Andrea Camilleri


Sposarsi sul Monte Bianco non è una scelta che può permettersi chiunque. E, soprattutto, sposarsi sul Monte Bianco nel 1959 doveva apparire a molti, scurcolani compresi, un'assurdità. Eppure il nostro concittadino Fernando Di Pietro ha avuto la spettacolare idea di convolare a nozze con la donna da lui amata, Clotilde Martinetti, salendo a 4810 metri di altezza. Il racconto di questa meravigliosa avventura mi è stato riferito dalla figlia di Fernando e Clotilde, Fiorella Di Pietro (l'autrice della splendida icona della Madonna con Bambino che si trova nella Chiesa della SS. Trinità). Fiorella, con immancabile generosità e affetto, mi ha permesso di raccogliere la storia straordinaria del matrimonio dei suoi genitori, celebrato, in due momenti, il 19 e 20 agosto 1959 sul Monte Bianco.

La partecipazione di nozze di Fernando e Clotilde

Perché una scelta così stravagante? La risposta, tutto sommato, è semplice: Fernando e Clotilde amavano profondamente la montagna. Chi ha conosciuto Fernando e sua moglie, probabilmente, sa che si erano conosciuti proprio durante un'escursione dei CAI (Club Alpino Italiano) e che, nel corso della loro vita, hanno continuato a salire e a vivere la montagna fino a quando è stato loro possibile. Per descrivere il viscerale legame che Fernando e Clotilde avevano con il mondo della montagna e con la natura, voglio riportare direttamente le parole della figlia Fiorella: "Per loro la montagna era un luogo magico, di evasione, dove fare una esperienza mistica della bellezza e purezza del creato. In montagna si è semplici, autentici, sinceri. Lontani dal mondo del consumismo, dalle lotte di potere, dalle ipocrisie del mondo... dalla ricerca delle apparenze e di tante cose inutili. E più vicini a Dio, loro dicevano. In montagna capisci la tua piccolezza davanti a Dio e impari l'umiltà. Impari che hai bisogno degli amici. Impari la responsabilità per la vita di chi è con te. Impari ciò che è essenziale e ciò che non lo è".

Fernando e Clotilde nel corso di un'ascensione

La montagna, per il nostro Fernando e per sua moglie Clotilde, era parte essenziale della loro stessa esistenza, quindi non potevano esimersi dall'accoglierla, quasi come una suggestiva e gigantesca invitata e testimone, nel corso della cerimonia nuziale di quel lontano 19/20 agosto del 1959. Fiorella mi ha spiegato che lo scambio delle fedi è avvenuto a 4810 metri poi gli sposi e gli amici alpinisti presenti, hanno celebrato la messa in una piccola chiesa che si trova ai piedi del Monte Bianco. Fu un evento eccezionale per i tempi, un evento talmente fuori dagli schemi che un giovane Andrea Camilleri, che al tempo aveva 34 anni, decise di scriverne la cronaca che fu pubblicata sulla Rivista del Club Alpino Italiano.

Andrea Camilleri tra i partecipanti alle nozze

L'articolo di Camilleri, intitolato "Matrimonio sul Monte Bianco", inizia con queste parole: "Erano le ore 7 del 19 agosto 1959, quando quindici alpinisti romani piantarono la loro piccozza sulla vetta del Monte Bianco. Immediatamente – dato che la temperatura di 35 gradi sottozero e un forte vento gelido non consentivano indugi – ebbe inizio il rito nuziale. Il Monte Bianco non aveva mai visto nulla di simile, sulla sua cima. Era un'esperienza nuova per lui". Camilleri racconta nel dettaglio la salita e le atmosfere respirate durante la faticosa ma affascinante scalata del Monte Bianco. Come detto, lo scambio degli anelli, compiuto il 19 agosto, è avvenuto in vetta: "Ci sono tutti. Anche quelli che hanno rinunciato" scrive Andrea Camilleri "Perché il loro cuore è quassù, ove, con tutta l'anima, avrebbero voluto essere. Sono ora il Val Veni o a Chamonix o chissà dove, e pregano per noi, perché tutto vada bene. Tilde e Nando si scambiano le fedi, benedette con il breve e commovente rito da don Norese; il matrimonio avverrà domani a Notre Dame de la Guérison… se tutto andrà bene durante la discesa".

Gli sposi e gli invitati a Notre Dame de la Guérison il 20 agosto 1959

La discesa, ovviamente, è andata bene e tutti si ritrovano, il giorno successivo, 20 agosto, nella piccola Chiesa di Notre Dame de la Guérison in cui avverrà il rito religioso. Continua Camilleri nella sua cronaca: "Il fratello della sposa, P. Giovanni Martinetti, della Compagnia di Gesù, dopo la celebrazione del rito sacro, prende lo spunto dell'ascensione al Bianco per ricordare agli sposi la nuova, ardua ascesi che li attente. Tutto, qui, è semplice e sincero…".

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Ringrazio Fiorella Di Pietro per avermi raccontato la storia del matrimonio sul Monte Bianco dei suoi genitori e per aver messo a mia disposizione, e quindi a disposizione del blog, le immagini relative a quell'evento straordinario celebrato il 19 e 20 agosto 1959.


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3 commenti:

  1. Grazie carissima, non ho parole per dirti quanto mi ha emozionata leggere il tuo articolo. Dal cielo anche loro sorrideranno. Fiorella

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