mercoledì 10 febbraio 2021

Scritte fasciste su due abitazioni di Scurcola Marsicana


Immagino che molti, passando per via Roma, a Scurcola Marsicana, abbiano notato i resti ormai sbiaditi di scritte rese praticamente illeggibili dall'avanzare del tempo e dai rimaneggiamenti umani. Si tratta di ciò che resta di iscrizioni realizzate durante il ventennio fascista. L'uso di tracciare, con vernice nera, delle scritte murali che riportavano per lo più motti o slogan attribuiti a Mussolini, era piuttosto diffuso negli anni Venti e Trenta del Novecento. Rientrava nel collaudato e rigoroso imperativo di propaganda politica a cui il regime fascista si affidava per far presa sulla gente comune che non poteva avere facile accesso all'informazione. 

Scritta sull'abitazione a sinistra

Anche se oggi nessuna delle due scritte è chiaramente leggibile, sono comunque riuscita a decifrare e recuperare entrambe. Per quanto riguarda l'abitazione posta sulla sinistra, l'iscrizione fascista recitava: "SU LA TERRA, NEI MARI, NEI CIELI: SONO OVUNQUE I SEGNI DELLA NOSTRA POTENZA, DELLA NOSTRA VOLONTÀ". Dovrebbe trattarsi di parole estrapolate da un discorso del Duce pronunciato in occasione del decennale della Marcia su Roma e pubblicato nell'ottobre del 1932. Questa iscrizione non si trovava solo a Scurcola, ovviamente, ma venne ripetuta, identica, in diversi altri luoghi della nostra Regione e d'Italia. 

Scritta sull'abitazione a destra (casa di Alvise Nuccetelli)

La scritta posta sulla facciata dell'abitazione del lato destro, invece, è più difficile da ricostruire perché è ormai quasi completamente cancellata. Per questa ragione ho chiesto aiuto a Romeo Nuccetelli che, in quella casa, è nato e vissuto. Romeo è stato così gentile da spiegarmi che sulla sua casa di famiglia, i fascisti scrissero: "LA PATRIA NON SI NEGA MA SI CONQUISTA". Anche in questo caso dovrebbe trattarsi di uno slogan tratto da un discorso che Mussolini pronunciò a Pavia il 23 novembre 1918. Il motto, secondo il sito "VentennioOggi", "fu coniato da Edmondo Rossoni, uno dei fondatori nella primavera del 1918 dell'Unione Italiana del Lavoro alla quale Mussolini aveva dato il suo appoggio". 

Le due scritte sulle due facciate

Romeo Nuccetelli, inoltre, mi ha spiegato che scritte di questo genere, un tempo, erano presenti sulle facciate di diverse abitazioni di Scurcola. Soprattutto su edifici che si trovano lungo la via principale del paese, quella che noi oggi chiamiamo via Roma. Dopo la caduta del fascismo, tante di quelle iscrizioni in caratteri neri vennero cancellate e re-intonacate per perdersi definitivamente. Il fatto che "LA PATRIA NON SI NEGA MA SI CONQUISTA" fu scritto all'esterno di quella che al tempo era l'abitazione del noto socialista e anti-fascista Alvise Nuccetelli non fu un caso. Come Romeo, nipote di Alvise, mi ha raccontato, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e dopo la caduta del fascismo, approfittando del fatto che la parola "CON-QUISTA" era stata divisa e mandata a capo, Alvise decise di scrivere il proprio nome vicino alle sillabe "QUISTA" così da divertirsi a creare "QUI STA ALVISE NUCCETELLI". Riprendendosi così ciò che i fascisti, in qualche modo, gli avevano tolto.

Integrazione

Dopo aver letto il testo di questo post, Vincenzo Silvestri, ex sindaco di Scurcola Marsicana, mi ha scritto facendomi presente che una scritta fascista si trovava anche sulla facciata della sua casa paterna in via Roma (di Menotti Silvestri), sul lato che volge su via del Tratturo. In questo caso i fascisti tracciarono lo slogan: "I POPOLI FORTI SANNO GUARDARE IN FACCIA AL LORO PROPRIO DESTINO". L'iscrizione fu cancellata, mi ha spiegato Vincenzo, quando la facciata venne restaurata. Sempre secondo il sito "VentennioOggi", questo motto è tratto dall'articolo "Restituire Caporetto" di Benito Mussolini, pubblicato da "Il Popolo d’Italia" il 24 ottobre 1918, a un anno dalla disfatta di Caporetto e alla vigilia della vittoria di Vittorio Veneto.

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Ringrazio Romeo Nuccetelli che mi ha indicato il testo dell'iscrizione, ormai illeggibile, posta sull'abitazione che fu di suo nonno Alvise Nuccetelli. Senza il suo supporto non sarei riuscita a recuperarla.



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1 commento:

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