mercoledì 12 febbraio 2020

La spettacolare scalinata barocca della Chiesa della SS. Trinità di Scurcola Marsicana


Probabilmente nessuno scurcolano ci fa caso né, forse, si rende conto del valore architettonico e artistico della bella scalinata, di scuola berniniana, che orna da alcuni secoli la facciata della Chiesa della SS. Trinità, in Piazza del Mercato. Non esistono nella Marsica opere così raffinate ed eleganti, basterebbe soffermarsi qualche minuto e osservarla con attenzione per comprenderne il valore e la valenza storica. Perfettamente inserita nel contesto del vecchio borgo, la scalinata venne eretta qualche decennio più tardi rispetto alla Chiesa che venne invece costruita probabilmente a partire dal 1570, dopo l'abbattimento della precedente Chiesa di San Tommaso, e ufficialmente inaugurata da Mons. Colli nel 1585.

Iscrizione con il nome di Pietro Bontempi, anno 1631
Al centro della balaustra è possibile notare la presenza di un’iscrizione: EX PIA DISPOSITIONE PETRI BONTEMPI UTRIUSQUE JURIS DOCTORIS A.D. MDCXXXI. La scalinata è stata dunque realizzata a seguito di una “pia disposizione” di Pietro Bontempi nel 1631. Andrea Di Pietro, nel suo libro più famoso [1], scrive: “… gradinata a spese del Dottor D. Pietro Bontempi, che lasciò tale incarico ai suoi eredi...”. Prima di lui, nel 1738, anche Corsignani aveva scritto [2] qualcosa in merito a questa grandiosa opera: “La facciata esteriore è molto vaga, ma la Scala del Templo edificata con buona simmetria e con spesa, fu ordinata dal Benefattore”.

Dettaglio dei gradini della scalinata barocca
Non ci sono notizie precise su Pietro Bontempi, UTRIUSQUE JURIS DOCTORIS, dottore in diritto canonico e civile. È pacifico che egli appartenesse alla prestigiosa famiglia Bontempi che, su incarico dei Colonna, era presente a Scurcola già nella prima parte del XVI secolo. A quanto scrive Andrea Di Pietro, la scalinata venne realizzata dagli eredi di Pietro Bontempi, evidentemente dopo la sua morte. Ciò lascia supporre che il benefattore sia vissuto tra la seconda parte del ‘500 e il primo ‘600, ma di Pietro Bontempi, purtroppo, non si sa molto altro. Ci resta però il suo nome inciso per sempre sulla pietra.

Simboli del "buon tempo" legati alla Fam. Bontempi
Continuando a osservare con attenzione i dettagli della scalinata, si può notare la presenza di altri elementi decorativi che richiamano i simboli del “buon tempo”, legati ovviamente al nome Bontempi: sole, stelle, luna e meridiana. Sono disegni scolpiti nelle colonne che raccordano le balaustre e che legano indissolubilmente l’opera architettonica a chi, nel Seicento, volle farla erigere.



Note:

[1] Andrea Di Pietro, “Agglomerazioni delle popolazioni attuali della Diocesi dei Marsi”, Tipografia Marsicana di V. Magagnini, Avezzano, 1869.

[2] Pietro Antonio Corsignani, "Reggia marsicana", Parrino, Napoli, 1738.


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