sabato 15 febbraio 2020

La scurcolana che fece da modella per gli affreschi di Palazzo Vetoli


Della straordinaria bellezza di Palazzo Vetoli ho già scritto in precedenza quando, in occasione della Giornata Nazionale dei Borghi Autentici 2019, il prestigioso e signorile palazzo storico di Scurcola Marsicana è stato riaperto al pubblico dopo circa quaranta anni. I visitatori sono rimasti sorpresi e ammirati soprattutto dal bellissimo salone da ballo che ha mantenuto immutato il suo fascino liberty, la sua eleganza e l’immagine raffinata di altri tempi. Uno degli elementi che stupisce di più è, indubbiamente, il soffitto delicatamente affrescato della sala da ballo. Stiamo parlando di un’opera pittorica che decora quasi per intero la superficie superiore della grande stanza. Figure femminili leggiadre e armoniose si muovono aggraziate tra ghirlande fiorite e turbinii di nubi leggere. Fanciulle come angeli suonano tamburelli, trombe dorate e sonagli. Le vesti svolazzanti si confondono con le ali di piccoli putti e l’intera scena richiama temi classici dell’art nouveau, tipica dei primi del ‘900.

Un angolo del salone di Palazzo Vetoli
Ma chi ha realizzato gli affreschi di Palazzo Vetoli? Chi fu la modella a cui l’artista si ispirò? La risposta ci arriva dalle memorie di Ennio Giuseppe Colucci, pubblicate all'interno della raccolta “Questa Marsica”, curata da Romolo Liberale e pubblicata nel 1981. La modella era una ragazza di Scurcola che si chiamava Ascenza e, a quanto scrive l’avvocato Colucci, “era la più bella donna della Marsica”. Ascenza aveva altre due sorelle ma lei superava entrambe per avvenenza e grazia. “Era un angelo, bionda, formosa, eterea…” scrive l’autore. Una giovane estremamente affascinante che venne presa come modella per raffigurare le graziose e volteggianti figure che adornano il soffitto dipinto di Palazzo Vetoli. Colucci spiega anche che Ascenza fu notata e scelta come modella anche dal pittore Francesco Giustiniani di Roma, colui che nel 1903 realizzò la decorazione pittorica della volta e delle pareti sovrastanti le arcate della Chiesa della SS. Trinità di Scurcola Marsicana.

Affresco del soffitto di Palazzo Vetoli
Ennio Colucci ci fornisce anche un'altra interessante informazione rispetto agli elementi decorativi di Palazzo Vetoli. Egli scrive che furono opera di pittori e scultori provenienti da Anticoli Corrado. Stiamo parlando di un piccolo borgo che si trova in provincia di Roma famoso, fin dall’800, come il paese degli artisti e delle modelle. Secondo un censimento dell’epoca, nel 1935 ad Anticoli Corrado vivevano ben 55 artisti. Il legame tra Anticoli Corrado e la famiglia Vetoli è piuttosto stretto. I Vetoli, infatti, oltre a svariati terreni, in questo piccolo borgo laziale, possedevano anche un castello che nei primi del ‘900, ormai semi-abbandonato, venne acquistato dall’artista Pietro Gaudenzi, padre del pittore Enrico Gaudenzi. Fu proprio quest'ultimo, nel 1939, a creare, nelle stanze del Castello Vetoli di Anticoli Corrado, la libera scuola di disegno. Ma il legame tra il Palazzo Vetoli di Scurcola Marsicana e gli artisti di Anticoli Corrado non si esaurisce qui. Esiste, infatti, una connessione tra le imponenti statue della scalinata Vetoli e un famoso scultore che visse e operò ad Anticoli. Ma di questa storia scriverò più in là.

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