martedì 17 ottobre 2023

Devo dire addio al mio amico Impero


Mia madre mi ha appena dato una brutta notizia: è morto Impero Rossi. Aveva 86 anni ed era uno dei miei amici più cari, una delle tante anime belle, preziose e generose di Scurcola. Se ne è andato all'improvviso e apprendere della sua dipartita mi ha lasciato senza fiato e senza parole. Probabilmente siamo in tanti ad essere rimasti ammutoliti e costernati.

Ho conosciuto Impero alcuni anni fa. Mi ha aiutata a rintracciare storie che ho poi portato sul blog, con suo grande orgoglio. Grazie a lui e a Giuseppe Valente sono entrata tra i rovi e le erbacce di Villetta Damia, che confina con il giardino della sua casa scurcolana, in via della Stazione. È stato lui a cercarmi per raccontarmi dei proiettili della seconda guerra mondiale conficcati tra le pietre della chiesa della SS. Trinità. E ad Impero devo la scoperta di cosa sia uno "sciabbaco".

Un pescatore di montagna, l'ho definito qualche volta. Impero amava il mare e la pesca (e la sua barca a Nettuno), ma amava anche la montagna, i boschi, la raccolta dei funghi e il suo orto. Legatissimo alla sua famiglia, ha sempre nutrito un attaccamento viscerale per Scurcola, da cui non mancava mai per troppo tempo. Ricorderò per sempre la sua voce pacata, i suoi occhi chiari e luminosi e la sua voglia di sorridere.

Negli ultimi anni Impero è stato per me una presenza costante, gentile e affettuosa. Averlo perso in maniera così improvvisa e inaspettata è qualcosa che farò fatica ad accettare. Andrò a salutarlo domani, come è giusto che sia. Mi mancherà molto e mancherà molto a tanti scurcolani come me.

Il filosofo Antonio Rocco tra “Le Glorie degli Incogniti” (1647)

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