lunedì 16 dicembre 2019

Padre Massimo: il francescano di Scurcola che aprì la Porta Santa nel Giubileo del 1900


Dopo aver pubblicato il post dedicato ad Anna Maria Torlonia e al dono che elargì alla Chiesa della Madonna della Vittoria, ho ricevuto un messaggio da parte del dottor Aldo Bovi che, in riferimento al contenuto del post citato, mi ha scritto: "Quasi nessuno a Scurcola sa che un suo grande figlio, Padre Massimo da Scurcola, che ha ricoperto altissime cariche francescane, in quel periodo [siamo alla fine dell'800, ndr], era cappellano della casa Torlonia per i quali celebrava messa presso la Cappella del Crocifisso…". Aldo Bovi, originario di Scurcola e grande appassionato di storia e di storie, ha compiuto importanti e utili ricerche su Padre Massimo da Scurcola e mi ha fornito gentilmente e generosamente tutte le informazioni e le foto che corredano questo post. Non mi sento di dare torto ad Aldo: gli scurcolani che conoscono il nome e i meriti di Padre Massimo sono davvero pochissimi. Personalmente ho letto qualche notizia in merito al questo illustre scurcolano sulle pagine della 1a Appendice a "De Scurcola Marsorum" di Dario Colucci.

Ritratto di Padre Massimo

Padre Massimo si chiamava Stefano Nuccitelli ed era nato a Scurcola il 26 dicembre 1829: probabilmente la scelta di chiamarlo Stefano è legata proprio al giorno della sua nascita, giorno di Santo Stefano, per l'appunto. Suo padre era Angelo Filippo Nuccitelli e sua madre Diomira Ansini. Nel 1905, sull'Acta Ordinis, organo ufficiale dell'Ordine Francescano, dopo la morte di Padre Massimo, avvenuta nel 1904, si legge: "Appena sedicenne, emise la professione solenne con singolare ardore d'animo presso il Serafico Istituto della Provincia Romana in Fontecolombo, dove un tempo il Serafico Patriarca ricevette la sua regola da Cristo".

Evidentemente Stefano Nuccitelli, divenuto poi frate Massimo, è entrato nell'Ordine di San Francesco da giovanissimo e, fin da subito, ha dimostrato le sue grandi capacità. Primeggiò nelle discipline filosofiche e teologiche e divenne "Lettore Generale Emerito con lode". Ma i meriti di Padre Massimo non finiscono qui. Egli divenne Professore di Teologia presso il Seminario di Sezze ed Esaminatore pro-sinodale nella stessa Diocesi. Il 7 giugno 1888 venne eletto Ministro Provinciale. Nella Basilica Lateranense, dove rimase per 24 anni, rivestì il ruolo di Penitenziere e quello, estremamente prestigioso, di Presidente Apostolico. A lui il nobile compito, durante il Giubileo del 1900, sotto il pontificato di Leone XIII, di aprire la Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano. In una foto che Aldo Bovi ha recuperato, è possibile notare la presenza di Padre Massimo da Scurcola seduto accanto al Santo Padre Leone XIII.

Padre Massimo seduto accanto a Papa Leone XIII

Padre Massimo, nel corso della sua vita, dedicò tempo e risorse alla riattivazione di molti conventi francescani ormai abbandonati a seguito della soppressione di alcuni ordini religiosi. Sarebbe stato felice di restituire vita e dignità anche al Convento che si trovava a Scurcola, nella zona denominata Colle dei Cappuccini, ma venne osteggiato in maniera piuttosto dura da diversi ecclesiastici scurcolani del tempo e rinunciò all'impresa. Padre Massimo iniziò a stare poco bene fin dall'anno in cui ebbe l'onore di aprire la Porta Santa. Un "sordo morbo", come lo definisce l'Acta Ordinis, aveva iniziato a farsi sentire e, il 4 aprile 1904, a circa 75 anni e dopo una vita spirituale, culturale e religiosa intensa e importantissima, lo scurcolano Padre Massimo, Stefano Nuccitelli, morì.


(Ringrazio sentitamente il dottor Aldo Bovi per i documenti e le fotografie che mi ha inviato affinché potessi scrivere qui la storia di Padre Massimo da Scurcola).


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