lunedì 18 novembre 2019

Scurcola Marsicana: un borgo in vendita


Camminare per il centro storico di Scurcola è un'esperienza che sento di consigliare a chiunque. Il borgo che, nei secoli, è venuto a comporsi attorno alla Rocca e anche oltre è un luogo che molti ignorano e che in tanti ci invidiano. Scorci caratteristici, stradine suggestive e pezzi di storia che incedono passo dopo passo. Scurcola Marsicana è un paese piccolo ma straordinario che probabilmente altrove verrebbe valorizzato, amato e protetto in mille modi. Cammino spesso per il centro storico di Scurcola e quello che vedo, purtroppo, è un borgo senza vita. Il fenomeno dello spopolamento è vasto e sta portando alla scomparsa di molti piccoli centri come il nostro. Il paese vecchio non può offrire le comodità di altri luoghi, è evidente, ma lasciare che il borgo di Scurcola appassisca e muoia è estremamente doloroso.



Ho fatto una breve camminata sotto la pioggia qualche giorno fa. Mi sono spostata di poche decine di metri lungo via Oberdan, via delle Scuole, via del Castello, via Luigi Di Giacomo. Uno spazio tutto sommato minimo del borgo. Eppure è bastato muovermi in un'area abbastanza ristretta per vedere e fotografare tanti (troppi?) cartelli "Vendesi". Quanti sono gli immobili in vendita nel centro storico di Scurcola? Non li ho contati con precisione ma ne ho visti e ne vedo molti. Ci sono case, cantine, vecchie stalle, qualche rudere ma anche bei palazzetti d'epoca. Insomma, un po' di tutto. Cartelli che sono lì anche da anni, ormai sbiaditi dal sole e dalla pioggia. Nessuno acquista niente nel nostro paese.


Nessuno acquista immobili nel borgo di Scurcola per via di quello spopolamento che, come detto, inesorabile e fatale, sta annientando paesi e borghi come il nostro. Le persone se ne vanno. Soprattutto: i ragazzi se ne vanno. Qui per loro non c'è modo di sopravvivere. La Marsica non offre granché a chi, per fortuna e per merito, ha avuto modo di formarsi, studiare, laurearsi e specializzarsi. Qui i nostri ragazzi non trovano sbocchi lavorativi decenti a meno che non scelgano di accontentarsi di fare altro e ricevere meno gratificazioni, personali ed economiche, che altrove. Se ne vanno, giustamente, a trovare lavoro, casa, famiglia in altri luoghi d'Italia e del mondo. Come biasimarli? Tra le ragioni per cui Scurcola si sta svuotando e inaridendo, c'è anche questa. Ed è la ragione per cui tante case, nel borgo, restano senza acquirenti.


Quelle case, un tempo, erano di persone che non ci sono più. Ora, probabilmente, appartengono a figli, nipoti o pronipoti che spesso vivono altrove. Scurcola forse l'hanno frequentata tanti anni fa e adesso di quegli immobili non sanno che farsene. Nessuno torna a vivere in quelle vecchie abitazioni e il borgo rimane sempre più vuoto e, a tratti, spettrale. Chi resta compie atti eroici. A volte deve lasciare la macchina a distanza. Per fare acquisti è costretto a scendere in piazza o andare nei centri commerciali fuori Scurcola. Deve affrontare scale e salite. Lamenta l'assenza di alcuni servizi. Eppure resta. Ho parlato con Concettina qualche tempo fa. Vive poco più in basso rispetto alla Chiesa della Madonna della Vittoria. Ci vive da quando è nata e non lascerebbe mai il paese vecchio. Ammiro questa donna e tutte quelle persone che, come lei, non se ne andrebbero dal centro storico per niente al mondo. Hanno fatto una scelta di cuore ma per molti le scelte di cuore sono troppo complicate da compiere e da gestire.


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