Il portale della chiesa di Sant'Antonio e quello della chiesa della Madonna della Vittoria sono gemelli. Entrambi provengono dalla diruta Abbazia di Maria SS. della Vittoria. Come ormai abbiamo imparato da tempo, ciò che restava dell'imponente edificio sacro voluto da Carlo I d'Angiò, edificato nei pressi del luogo della battaglia condotta e vinta contro Corradino di Svevia, e andato distrutto per lo più a causa di violenti terremoti, ha funto per anni da cava di materiali per la costruzione di chiese e case nel borgo di Scurcola. I due magnifici portali in pietra bianca, evidentemente, erano solo alcuni degli splendidi elementi architettonici d'arte gotica dell'Abbazia. Essi furono recuperati per essere riutilizzati come porte d'ingresso per due delle chiese più importanti di Scurcola.
I due portali delle chiese di S. Antonio e Madonna della Vittoria |
Entrambe le chiese, nel corso dei secoli, per alterne vicende, hanno subito importanti interventi di ricostruzione e restauro per cui il loro aspetto attuale non è quello che avevano all'origine. I due portali, come detto, sono autentici e identici. L'unico dettaglio che li differenzia è costituito dall'iscrizione presente all'interno della lunetta del portale della chiesa di Sant'Antonio, caratteristica che il portale della chiesa della Madonna della Vittoria non possiede. Qual è l'iscrizione in esame? La seguente: "HOC OPUS FIERI FECERUNT FRATES TERTII ORDINIS S. FRANCISCI DE PENITENTIA PROVINCIAE ROMANAE CUM FAVORE ET AUXILIO COMUNITATIS SCULCULE ET ALIORUM BENEFACTORUM 1518".
Portale gotico della chiesa di S. Antonio |
Il testo va letto con un preciso ordine: prima la parte contenuta nello spazio a sinistra della croce, poi la parte che si trova a destra. L'iscrizione ci racconta che, nel 1518, i frati del Terzo Ordine di San Francesco, col favore e l'aiuto del popolo di Scurcola e di altri benefattori, realizzarono l'opera. Secondo mie precedenti ricerche, riportate in diversi momenti su questo blog, è stato possibile attestare che la chiesa di Sant'Antonio doveva esistere già ai primi del Cinquecento. Il Convento dei terziari francescani, invece, fu realizzato poco più tardi, a partire dal 1518, evidentemente. Dell'originario convento, purtroppo, non ci resta molto visto che, come altri edifici di Scurcola, anch'esso fu pesantemente danneggiato dai terremoti. La struttura attuale (nonostante sia, purtroppo, all'abbandono da anni) risale al 1730, come riportato sulla porta di ingresso.
Capitelli (lato sinistro) |
Le caratteristiche estetiche del portale gotico si affiancano alla bellezza del portone in legno decorato da simboli francescani di cui ho già scritto in passato. Il portale in pietra risale al XIII secolo, il portone il legno al XVI secolo. Sopra al vano del portale in pietra è presente la lunetta trilobata che contiene una croce "a fiordaliso", tipico elemento decorativo dell'arte gotica cistercense, dettaglio di fondamentale rilevanza per attestare la provenienza di questo elemento dall'Abbazia angioina, oltre all'archeggiatura a sesto acuto che, in questo caso, poggia (come accade anche per l'Abbazia di Fossanova) su sottili colonne sormontate da raffinati capitelli.
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