Qualche tempo fa ho letto che nella chiesa di Sant'Eusebio all'Esquilino di Roma, ubicata in Piazza Vittorio Emanuele II, si trova una copia della statua della "nostra" Madonna della Vittoria. Tornando a Roma, di recente, ho deciso di recarmi nella chiesa a far visita a quella che potremmo considerare la "versione romana" di Maria SS. della Vittoria. La chiesa di Sant'Eusebio all'Esquilino, le cui origini risalgono al XIII secolo, oggi rimane un po' nascosta, incastrata tra palazzi costruiti più tardi. Lo spazio interno all'edificio sacro è ripartito in tre navate, una centrale e due laterali. Il terzo altare della navata di sinistra è quello dedicato alla "nostra" Madonna della Vittoria.
Facciata e ingresso della chiesa di S. Eusebio |
Vi sono chiare iscrizioni che raccontano la storia di questa singolare presenza. In basso a destra, infatti, è posta una lapide che riporta, oltre al simbolo del Comune di Scurcola, le seguenti parole: "Quest'altare i cittadini di Scurcola de' Marsi qui residenti in onore della loro protettrice Maria SS.ma della Vittoria l'Anno Santo 1900 eressero ed a perpetuare il culto si costituirono in società di Opera Pia". Sul lato opposto, quindi in basso a sinistra, troviamo un'altra iscrizione, accompagnata dallo stemma riferibile a Mons. Sebastiani: "A grato ricordo della munificenza con cui l'eccellentissimo Mons. Valeriano Sebastiani concorse all'erezione di quest'altare la società Opera Pia scurcolese qui residente pose".
Iscrizioni accanto all'altare della Madonna della Vittoria |
Le due iscrizioni ci fanno ben intendere che un gruppo di cittadini di Scurcola, già residenti nella zona di Piazza Vittorio a fine Ottocento, riuscirono a introdurre il culto della Madonna della Vittoria, a loro molto caro, nella chiesa principale del quartiere romano in cui vivevano. Il Giubileo del 1900 era stato indetto da papa Leone XIII e, come qualcuno ricorderà, per noi scurcolani, è legato alla figura di padre Massimo (al secolo Stefano Nuccitelli), di cui ho scritto diverso tempo fa, a cui venne affidato, proprio per quell'Anno Santo, il compito di aprire la Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano. Nell'anno giubilare 1900, dunque, un gruppo di cittadini originari di Scurcola volle costituirsi in Opera Pia per fondare l'altare che tuttora si trova nella chiesa di Sant'Eusebio all'Esquilino.
Altare della Madonna della Vittoria Chiesa di S. Eusebio all'Esquilino (Roma) |
A supportare l'iniziativa, probabilmente anche dal punto di vista economico, vi fu Mons. Valeriano Sebastiani, di cui ho parlato descrivendo il suo stemma costituito da tre stelle e un compasso presente sulla volta della chiesa della SS. Trinità di Scurcola Marsicana. Di tale iniziativa scrisse, a suo tempo, [1] anche don Carlo Grassi: "L'illustre prelato romano Mons. Valeriano Sebastiani, tanto benemerito delle Chiese di Scurcola, ne incrementò il culto a Roma, dove fece erigere un altare di marmo a S. Eusebio all’Esquilino. E quivi si raccolsero in Opera Pia i numerosissimi Scurcolani residenti a Roma, che ogni anno la festeggiano la seconda domenica di settembre. E nella ultima domenica dello stesso mese, in occasione della tradizionale festa, tornano in pio pellegrinaggio a questo Santuario [di Scurcola, ndr], recando ricchi doni".
A ricordo di Natalizia Nuccetelli (1950) |
Oltre alle due sopra menzionate, accanto all'altare della Madonna della Vittoria della chiesa di Sant'Eusebio, c'è anche una terza iscrizione: "La statua di Maria SS. della Vittoria il restauro e l'abbellimento dell'altare sono stati offerti dalla signora Nuccetelli Natalizia ved. Bedello, Anno Santo 1950". Non ho mai sentito nominare la signora Natalizia Nuccetelli ma, forse, qualche suo familiare o discendente, ancora oggi, potrà riconoscere il suo nome inciso sulla pietra all'interno di un'antica chiesa di Roma.
Note:
[1] Don Carlo Grassi, "S.M. della Vittoria nel II° Centenario dell’incoronazione", 1957.
Cara Maria, ancora una volta confermi la tua grande passione per la nostra terra, ma soprattutto una capacità di ricerca e ricostruzione davvero poco comuni. La tua costanza e perseveranza nel voler riportare alla luce quanto di storico riguardi Scurcola Marsicana, è davvero lodevole. Credo che tutti gli scurcolani debbano essertene riconoscenti. Un caro saluto e grazie, Piergiorgio e Francesco
RispondiEliminaGrazie Piergiorgio.
EliminaScusa se rispondo solo ora ma ho avuto un piccolo problema tecnico. La costanza c'è, la perseveranza pure e spero che mi permettano di lavorare ancora per riportare alla luce le "memorie" disperse, o solo leggermente impolverate, del paese che entrambi amiamo molto.
So che, attraverso i miei post, molti scurcolani leggono, apprezzano e riscoprono dettagli che non conoscevano. E' proprio questo lo scopo per cui ho creato il blog.
Ti ringrazio per l'attenzione che dedichi a ciò che scrivo. Ti abbraccio e abbraccio tuo padre Francesco, al quale devo molto. Grazie a entrambi.
Condivido pienamente questo commento. Grazie di cuore. Livorno notevole. Fiorella
RispondiEliminaGrazie per l'apprezzamento, Fiorella.
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