lunedì 11 maggio 2020

Enea Pierbattista, vita e opere dell'artista scurcolano

Tra Otto e Novecento, a Scurcola, è nato e vissuto un artista. Il suo nome era Enea Pierbattista. La scoperta dell'esistenza di Enea è stata per me quasi casuale: il suo nome è saltato fuori durante una delle tante chiacchierate telefoniche con Erminio Di Gasbarro. Con un po' di tempo e qualche ricerca mirata, sono riuscita a entrare in contatto con Anna Maria Rossi, moglie di uno dei discendenti di Enea. Anna Maria, pur non essendo scurcolana, nutre un certo interesse per la storia del nostro paese e, con grande gentilezza, ha messo a mia disposizione alcuni documenti (tra cui l'autoritratto visibile sopra) e diverse informazioni relative a Enea Pierbattista. Per me è un piacere poter dedicare questo post a una figura a cui, purtroppo, quasi nessuno ha riservato la giusta attenzione. Una figura d'artista eccezionale per Scurcola che però Scurcola pare aver dimenticato nell'arco di un due o tre generazioni

Notizie intorno alle Scuole d'Arte e di Disegno Italiane 1898

L'atto di nascita di Enea Pierbattista recita che era nato a Scurcola il 4 giugno del 1871, figlio di Francesco Pierbattista, contadino, e di Berardina Silvestri, contadina, entrambi domiciliati, al tempo, in un'abitazione sita in Via Corradino, nel centro storico del paese. Nel 1887, quando Enea aveva solo 16 anni, sua madre Berardina morì. Non sappiamo quando e come Enea abbia mostrato interesse per la pittura e per l'arte, in generale. Ciò che è certo, alla luce dei documenti originali conservati da Anna Maria, è che a 19 anni (nel 1890) Enea iniziò a frequentare la Scuola Preparatoria alle arti Ornamentali di Roma. Ad attestarlo un certificato, datato 20 dicembre 1893, col quale l'allora direttore della Scuola, Oreste Palazzi, dichiara che Enea Pierbattista "frequenta da tre anni la Scuola Preparatoria alle arti Ornamentali, ed ora è iscritto al 3° corso pittorico. È giovane di ottima condotta, assiduo alle lezioni e diligente nell'adempimento del proprio dovere". 

Dipinto di Santa Lucia - Enea Pierbattista 1893

Procedendo con le ricerche, ho individuato un testo intitolato "Notizie intorno alle Scuole d'Arte e di Disegno Italiane" del 1898. Al suo interno, alle pagine 223-224, si legge qualche interessante informazione circa la Scuola Preparatoria alle arti Ornamentali di Roma che Enea, più o meno in quegli anni, stava frequentando. Essa venne istituita nel 1884 dal Comune di Roma per "completare l'insegnamento dell'arte decorativa applicata alle varie industrie". La Scuola era gratuita, le lezioni avevano luogo tutti i giorni, di sera, e avevano la durata di tre ore ciascuna. Il corso della scuola si completava in tre anni e per frequentare le lezioni era necessario "aver compiuto il corso delle scuole degli artieri e di presentare l'attestato di licenza o dare saggio estemporaneo di conoscere la geometri solida, non che di sapere condurre a contorno un disegno da una stampa a seconda della professione del richiedente". 

Statua SS. Trinità di Enea Pierbattista

Quando era ancora uno studente, nel 1893, Enea Pierbattista dipinse a tempera una tela dedicata a Santa Lucia, ora conservata presso la Chiesa della SS. Trinità di Scurcola. Si tratta di un'opera autografa: la firma del pittore e l'anno in cui la realizzò sono leggibili nell'angolo in basso a destra della tela. Un'altra importante opera di Enea è rappresentata dalla statua della SS. Trinità realizzata, con estrema abilità e maestria, utilizzando la cartapesta. Dopo aver donato la statua alla Collegiata di Scurcola Marsicana, Enea chiese che, nel corso della processione annuale dedicata proprio alla celebrazione della SS. Trinità, la statua si fermasse dinanzi alla porta della sua abitazione: una richiesta che ancora oggi viene onorata e rispettata.

Casa di Enea Pierbattista in Via Valeria

Enea visse tutta la vita della propria arte, oltre che della rendita dei beni ricevuti in eredità dalla madre, dal padre e dalla zia Maria Domenica, sorella di sua madre Berardina. Sposò Maria Di Gasbarro, originaria di Sorbo di Tagliacozzo e, pur non avendo avuto figli propri, si prese cura con sua moglie Maria (o Mariuccia, come tutti la chiamavano) di Giuditta Anzini, figlia della sorella di Maria, morta poco dopo il parto. Sicuramente a Scurcola sono presenti altri lavori pittorici o scultorei di Enea Pierbattista anche se non è semplice individuarli e recuperarli. A lui qualcuno attribuisce anche il quadro che ritrae la Madonna della Vittoria che si trova all'interno della cappellina della "Madonnella"

Quadro della "Madonnella"

***

Rivolgo i miei ringraziamenti a Erminio Di Gasbarro, senza il quale non avrei mai saputo dell'esistenza di Enea Pierbattista. Ringrazio Angela Nicolai e sua figlia Franca Nuccitelli per avermi consentito di entrare in contatto con Anna Maria Rossi alla quale va tutta la mia riconoscenza per aver avermi permesso di scoprire e di conoscere in maniera più approfondita e organica l'artista Enea Pierbattista.

4 commenti:

  1. Vorrei preliminarmente ringraziare Maria per il post dedicato al nonno di mio marito cui è stato dato lo stesso nome: Enea.
    Io, come ha già scritto Maria, sono nata a Roma ma innamorata di Scurcola sia perché è il paese di mio marito sia perché lì vivono i suoi parenti ai quali sono molto affezionata.
    Leggo i post di Maria e li trovo sempre molto interessanti. Ho letto che ha scritto anche in merito ai soprannomi ed allora mi chiedo e vi chiedo se qualcuno di voi conosce le motivazione secondo le quali la famiglia di mio marito Enea Nuccetelli è stato attribuito il soprannome dejo frate. So di per certo che le sorelle di Berardina e lei stessa sono state in convento dove prima Vincenza e, successivamente, Maria Domenica sono decedute mentre Berardina ne è uscita per diventare la moglie di Francesco Pierbattista e la madre di nonno Enea. C'è qualcuno che ricorda qualcosa? Era, per caso, Francesco un ex frate?
    Grazie ed ancora complimenti a Maria.
    Anna Maria Rossi

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    Risposte
    1. Grazie a te, Anna Maria. Senza il tuo supporto questo post non sarebbe esistito.
      Ho cercato, nel mio piccolo, di capire l'origine del soprannome che veniva associato alla famiglia di Enea ma non ho trovato risposte.
      Spero che qualcuno legga il tuo commento e possa fornire qualche informazione.
      Un abbraccio e grazie ancora.

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    2. Mio marito Enea ha ricevuto poco fa una telefonata dal signor Sergio Pierbattista il quale gli ha comunicato che il soprannome dovrebbe derivare dal fatto che il papà di Enea, Francesco, dovrebbe essere stato un ecclesiastico che si è spogliato dalla tonaca. Prego il signor Sergio di indicare i fatti come si sono svolti se, ovviamente, ne è a conoscenza. Grazie

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    3. Un'ottima notizia, mi pare.
      Non conosco il signor Sergio Pierbattista, ma sono felice che abbia qualche notizia in più in merito a Enea e alla sua famiglia d'origine.
      Se Sergio volesse intervenire e commentare il post, liberissimo di farlo.

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