giovedì 30 dicembre 2021

Post di fine anno con desideri annessi

Un post di fine anno, dopo due anni di pandemia, rischia di trasformarsi in un contenuto dai toni patetici. E di patetismi, onestamente, in questo frangente, non ce ne è alcun bisogno. Siamo tutti stanchi. Inevitabilmente stanchi. E si è stanchi persino della propria stanchezza, che sembra non aver fine. Resistiamo, come facciamo da tempo, aspettando di uscire dal Covid, dalle restrizioni, dalle regole, dai limiti, dai rossi e dai gialli, dalle scempiaggini no-vax, no-mask, no-pass, no-tutto.

Si spera, con giustificata diffidenza, nel nuovo anno. Cosa sarà nel 2022? Personalmente non mi aspetto granché e temo di non essere l'unica. Ho smesso di inventare buoni propositi già da parecchio però, come molti sanno, ho affidato a chi legge l'impresa di imbastire un "desiderio per Scurcola". Qualche intrepido, che ringrazio, ha avuto il buon cuore di farlo inviandomi un messaggio. Riporto, poco oltre, i sogni di chi vorrebbe che qualcosa, per Scurcola, cambiasse.

Per quanto mi riguarda, il mio desiderio per Scurcola è quello di poter ammirare, un giorno, un paese vivo e dinamico, abitato da persone che ne abbiano cura, sotto tutti i punti di vista: umano, paesaggistico, commerciale, urbanistico, culturale, amministrativo, economico, progettuale, creativo, ambientale, turistico, immaginifico, artigianale, comunicativo, artistico, lavorativo, storico, emozionale. Avere cura di Scurcola (come esercizio d'amore quotidiano), su ogni fronte possibile, questo è ciò che io vorrei. Il resto lo lascio alle parole di chi mi ha affidato il suo "desiderio per Scurcola":

  • I desideri per Scurcola sono tantissimi purtroppo, segno di qualcosa che non funziona da che io ricordo. Per cui ne faccio uno, neanche semplice, di essere tutti noi accomunati a contribuire una rinascita moderna ma legata alle tradizioni del nostro paesello. Se poi rimane uno scampolo per un desiderio più semplice, urge un restauro della Venere, ormai invasa dalla ruggine. (Maurizio Moretti)

  • Il mio desiderio per Scurcola è che possa avere sempre persone oneste e autentiche che sappiano prendersene cura, con idee vere e adeguate, con la capacità e la tenacia di concretizzarle. (Antonella Curini) - suo figlio: "Giuse' cosa auguri a Scurcola?" "Una scuola, fatta bene però!".

  • Il sogno, più a lungo da me inseguito, la fine dei lavori relativi al Castello Orsini e la sua successiva, ottimale utilizzazione. Spero, per Scurcola, che il mio sogno non rimanga tale. (Erminio Di Gasbarro)

  • Persone pragmatiche che lavorino senza rispondere a un partito che sia politico o sociale. (Francesco Tortora)

  • Dunque, un desiderio che potrei esprimere per Scurcola è che in futuro ci siano più Maria Tortora che abbiano voglia di impiegare il loro tempo e le loro energie a valorizzare il territorio che vivono. Non dobbiamo dimenticare che Scurcola, pur con i suoi difetti, resta una perla della Marsica a pochi chilometri da Roma, con il suo bagaglio di riferimenti storico-culturali e artistici che in questo blog vengono di frequente riportati alla luce. Si tratta di elementi che possono muovere un turismo di qualità, da affiancare a quello dei Borghi autentici. Mi piace prendere ad esempio il progetto dei Murales e di Borgo Universo, sviluppato da alcuni ragazzi riuniti in cooperativa ad Aielli. Un progetto che ha portato in due mesi e mezzo 21mila visitatori ad Aielli (che di abitanti ne ha 1.200). (Piergiorgio Liberati)

Nessun commento:

Posta un commento

Per evitare la pubblicazione indiscriminata di messaggi (anche spam), ogni commento è sottoposto a MODERAZIONE: verrà pubblicato solo dopo essere stato visionato dalla curatrice del blog

Il filosofo Antonio Rocco tra “Le Glorie degli Incogniti” (1647)

Siamo nella Venezia del Seicento, la città più cosmopolita della penisola. Giovanni Francesco Loredan ha solo 27 anni quando, da giovane no...