venerdì 28 febbraio 2020

Lungo l'antica via Valeria oggi Corso Vittorio Emanuele III


Corso Vittorio Emanuele III, a Scurcola Marsicana, è intitolato, evidentemente, a quello che possiamo considerare l'ultimo re d'Italia. Da molto tempo rappresenta il percorso più importante della parte pianeggiante del borgo di Scurcola. La pavimentazione, costituita da lastre calcaree, risale "solo" al 1813. Al tempo Vittorio Emanuele III non era nemmeno nato e quel tratto viario era denominato semplicemente "Carriera", probabilmente perché era sufficientemente ampia da garantire il passaggio dei carri. Fulvio D'Amore, in "Scurcola Marsicana Historia", dedica alcune righe a questa importante novità per il paese di Scurcola degli inizi dell'800.

Il selciato di Corso Vittorio Emanuele III

La data precisa dell'atto comunale che predispone la realizzazione della nuova pavimentazione selciata è il 29 aprile 1813. I deputati ai lavori, secondo gli atti conservati presso l'Archivio di Stato di L'Aquila, furono il Dottor Fisico Antonio Fallocco e Luigi Pompei. Così si legge nei documenti: "La strada fatta di nuovo, che comincia dalla Porta di S. Antonio, e termina a quella di S. Egidio di lunghezza di canne cento, e dieci, di larghezza di canne due…". La "canna" è un'unità di misura che corrisponde a 2,645 metri. Questo sta a significare che il percorso della "Carriera" è lungo circa 265 metri e largo 5 metri e 30

Tre punti del percorso lastricato

Come viene spiegato anche dal professor Giuseppe Grossi nel volume "Scurcola Marsicana Monumenta", la strada di cui parliamo si inseriva esattamente sull'antico tracciato della via Valeria. Alle estremità si trovavano le due antiche porte del borgo realizzate nel corso del XVI secolo, durante la quarta fase di espansione del paese. Grossi individua porta Sant'Antonio o dell'Ospedale che "si apriva a sud-ovest verso la Valeria in direzione dell'Ospedale e del nuovo convento francescano di S. Antonio eretto nel 1518" mentre l'altro ingresso, quello rappresentato da Porta Sant'Egidio, era collocato "sul versante nord-est in direzione della omonima chiesa". 

Pietre danneggiate (nei pressi di Piazza Umberto I)

Ovviamente le due porte, quella di Sant'Antonio e quella di Sant'Egidio, risalgono al Cinquecento. Nel 1813, quando la strada venne rimessa a nuovo dal Comune, guidato dal sindaco del tempo Filippo D'Amore Pompei (morto l'11 febbraio del 1837), delle due porte non vi era più alcuna traccia. Il lastricato della "Carriera", oggi Corso Vittorio Emanuele III, esiste quindi da più di duecento anni. Ha subito, nel tempo, lavori di sistemazione e recupero che hanno comportato un'opera paziente e attenta. Nel percorrerlo adesso, in alcuni punti, si nota il danneggiamento abbastanza grave di alcune delle lastre che lo compongono. Probabilmente è giunto il momento di sostituire qualche pietra, anche per la sicurezza di chi si trovasse a camminare su questa antica e affascinante strada del borgo di Scurcola Marsicana.

Nessun commento:

Posta un commento

Per evitare la pubblicazione indiscriminata di messaggi (anche spam), ogni commento è sottoposto a MODERAZIONE: verrà pubblicato solo dopo essere stato visionato dalla curatrice del blog

Il filosofo Antonio Rocco tra “Le Glorie degli Incogniti” (1647)

Siamo nella Venezia del Seicento, la città più cosmopolita della penisola. Giovanni Francesco Loredan ha solo 27 anni quando, da giovane no...