sabato 10 luglio 2021

Scurcola Marsicana in una splendida fotografia del 1932


Pur conoscendo praticamente a memoria molte vecchie fotografie di Scurcola, sono rimasta stupita nell'osservare una vecchia immagine in bianco e nero che non avevo mai visto prima. Si tratta di uno scatto che, secondo la didascalia, risale al 1932. Ho rintracciato questa foto nel corso di una delle solite ricerche che conduco tra gli archivi web internazionali. Nello specifico, l'ho individuata all'interno del sito tedesco "Bildindex - der kunst & arkitectur" ossia "Bildindex - l'arte e l'architettura" e dovrebbe far parte dell'Archivio fotografico Foto Marburg, ricompreso nel Centro tedesco di documentazione per la storia dell'arte.

La didascalia che accompagna la foto

La didascalia, in tedesco, leggibile sotto la foto, recita: "Scurcola Marsicana - Dorf - Gesamtansicht des Dorfes in den Abruzzo". Non conosco il tedesco ma, con il supporto di un traduttore automatico ho potuto capire il testo: "Scurcola Marsicana - Villaggio - Veduta generale del paese abruzzese". Il nome dell'autore dello scatto non viene specificato, ma è evidente che la foto sia stata realizzata dalla sommità del Colle di Sant'Antonio. Trovo che, per i dettagli che consente di rilevare, l'immagine accolta nell'archivio digitale tedesco sia da sola il racconto di un tempo lontano in cui Scurcola era piuttosto diversa da come è diventata.

Dettaglio: tre donne con la conca

L'elemento che mi ha colpito più di altri, neanche a dirlo, è rappresentato dalla presenza delle tre donne con la conca che percorrono la strada principale. Tre scurcolane degli anni Trenta, immortalate di spalle, che portano sul capo la celebre conca. Dal loro portamento, mi sembra di poter affermare che la conca in rame sia già stata riempita e questo presuppone che stiano tornando da una fonte che doveva trovarsi alle loro spalle e che, per quanto ne so, oggi non esiste più.

Dettaglio: una sola automobile per strada

Un altro dettaglio che mi ha fatto riflettere è la presenza, lungo la via (ancora in terra battuta), di una sola vettura. Via Tiburtina Valeria, infatti, è costellata dalle figure di diverse persone a piedi ma da un'unica automobile. Ovviamente siamo nel 1932 e la maggioranza degli scurcolani poteva permettersi, al massimo, un carretto trainato da un somaro o, nel migliore dei casi, da un cavallo. Come si può vedere chiaramente, gli alberi che costeggiano la strada sono pieni di foglie, da questo si può ipotizzare che la foto sia stata realizzata nella bella stagione e, dal taglio della luce e delle ombre proiettate sulle case del paese e sulla Rocca, credo fosse tardo pomeriggio: la luce arriva da occidente.

Dettaglio: il borgo di Scurcola nel 1932

Purtroppo la qualità dell'immagine non è eccezionale per cui scorgere particolari in lontananza non è semplice, ma una cosa l'ho notata: il campanile della Chiesa della SS. Trinità è ancora sprovvisto dell'orologio. Infatti, al tempo, dopo il crollo della Torre dell'Orologio, in zona Corte Vecchia, in paese non era ancora stato installato il grande orologio che tuttora si trova in cima alla torre campanaria della Chiesa parrocchiale. Ciò avverrà solo un anno più tardi, nel 1933. Scurcola, nel 1932, aveva già subito i danni strutturali causati da due terremoti, quello del 1904 e quello del 1915. Nel 1932 Mussolini è già al potere da dieci anni e nessuna delle persone immortalate nella foto immagina che da lì a otto anni l'Italia sarà coinvolta in un'altra Guerra Mondiale.

2 commenti:

  1. Grazie di recuperare e restituirci sempre nuovi frammenti della nostra storia. Davvero mirabile. Fiorella Di Pietro

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  2. Avevo già visto quella foto navigando sul sito Europeana. Quando non ancora era stato costruito l'acquedotto l'acqua si attingeva dai pozzi. Raccontava mia madre, di San Antonio, che spesso si utilizzava il pozzo che si trova alla sinistra della salita per il cimitero. Poi, dopo la costruzione del cimitero a monte, quel pozzo non venne più utilizzato.

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