lunedì 5 luglio 2021

Una strana "presenza" nel dipinto della Madonna del Carmine e Santi


L'interessante dipinto olio su tela, risalente ai primi del Seicento, alto circa 210 cm e largo 154, si trova presso la Chiesa di Sant'Antonio e rappresenta la "Madonna del Carmine e Santi", nello specifico S. Francesco, S. Antonio da Padova e S. Domenico. La Madonna del Carmine viene anche denominata, tradizionalmente, Madonna del Monte Carmelo che, vale la pena ricordare, è il luogo della Galilea in cui, secondo la tradizione ebraica, viveva il profeta Elia. Nel Medioevo alcuni eremiti si ritirarono su questo monte sotto la protezione della Vergine e da qui il culto della Madonna del Monte Carmelo o Madonna del Carmine, patrona dell'ordine dei carmelitani e di tutti coloro che vivono la spiritualità del Carmelo.

Madonna del Carmine

Nel dipinto presente a Scurcola, la Madonna emerge, a mezza figura, sorreggendo affettuosamente tra le braccia il Bambino Gesù in un trionfo di nubi e angeli. Al di sotto c'è la riproduzione, in piccolo, della stessa figura della Madonna posta a protezione di un centro abitato. In primo piano, si vedono le figure di tre importanti santi: S. Francesco d'Assisi (fondatore dell'ordine dei francescani), S. Antonio da Padova (francescano: a lui è dedicata la chiesa di Scurcola che accoglie l'opera pittorica) e, infine, S. Domenico (fondatore dell'Ordine dei frati predicatori detti anche domenicani). Mi permetto di far notare che, a mio avviso, il terzo santo potrebbe anche richiamare (o essere?) la figura di S. Vincenzo Ferreri il cui culto a Scurcola esiste da diversi secoli e che, come sappiamo, apparteneva all'ordine dei domenicani.

La "strana" figura ai piedi dei Santi

Però ciò che mi interessa approfondire attraverso questo post è la "strana" presenza che si può notare nella parte inferiore del dipinto. Serve un minimo di attenzione ma, osservando lo spazio pittorico che si trova tra i santi inginocchiati, si può notare una figura sbiadita, quasi un "fantasma". I tecnici lo definiscono un "pentimento non sufficientemente coperto" da parte dell'artista che ha realizzato la tela: il volto di un uomo con i capelli e la barba scuri, le mani giunte in segno di preghiera e la gorgiera bianca che circonda collo e viso. Chi è costui? Perché il suo volto spunta, come un'ombra, su un dipinto dedicato alla Madonna del Carmelo?

I due volti a confronto: "fantasma" e G. Cesare Bontempi

Risposte esatte e storicamente valide, al momento, non ce ne sono. In passato qualcuno ha avanzato l'ipotesi che il volto del "fantasma" del dipinto potesse essere messo in connessione con quello del ritratto di Giovan Cesare Bontempi, custodito sempre all'interno della nostra Chiesa di S. Antonio. Come ho già scritto in altre circostanze, Giovan Cesare Bontempi venne a mancare il 14 ottobre 1584 e fu sepolto, come attesta una lapide del tempo, posta al di sotto del suo ritratto, proprio nella Chiesa di S. Antonio. L'idea che la figura sbiadita presente sulla tela della Madonna del Carmine di Scurcola possa essere un altro ritratto di Giovan Cesare Bontempi non mi sembra sostenibile. Mettendo a confronto i due volti, infatti, si notano notevoli e sostanziali differenze. Il ritratto dell'uomo con le mani giunte dovrebbe appartenere, per logica e per convenzione pittorica, a colui che ha commissionato l'opera nella prima parte del Seicento. Costui avrebbe voluto figurare sulla tela in posa devota. Qualcosa però, evidentemente, non ha funzionato e di quel volto, oggi, non ci resta che un pallido, vago e ignoto sembiante.

***

Ringrazio Franco Farina che ha messo a mia disposizione la fotografia della tela della "Madonna del Carmine e Santi" oggetto di questo post.

4 commenti:

  1. Giuseppe Nuccetelli5 luglio 2021 alle ore 08:29

    Molto interessante...

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  2. Grazie cara, che occhio attento ai dettagli che hai!!!! Sei una ottima investigatrice!
    Io ritengo probabile entrambe le ipotesi, sia l aver usato una tavola su cui era stato precedentemente dipinto altro, e su cui la copertura si è in parte degradata nei secoli, e sia le ipotesi del committente. Tuttavia presento anche una mia terza ipotesi: anticamente molti pittori famosi ritraevano il loro proprio volto nascosto nel quadro, o in un personaggio della folla. Forse il nostro pittore voleva emulare questi pittori famosi...ma poi rendendosi conto che la sua figura era troppo evidente, ha tentato di dissimulare e nasconderla un po'. Oppure c era proprio questa figura nel quadro, ma successivamente qualcuno ha tentato di coprirla perché non la riteneva appropriata o degna. Chi può dirlo così ad occhio? Tuttavia è certo che un bravo restauratore, eliminando gli strati di copertura, potrebbe portare a luce con più esattezza se si tratti di una figura dipinta contemporaneamente alla Vergine, o precedente, o posteriore, ed evidenziare bene i lineamenti, dire se i colori di copertura sono gli stessi usati dal pittore, o altri, ecc. Sarebbe molto interessante, e forse neanche costoso. Vorrei porre l attenzione su una figura presente sul volto del fantasma. Potrebbe sembrare forse un angelo in volo con aureola scura, visto di lato? Erano immagini molto comuni nei quadri antichi. Forse posto per coprire il fantasma, e poi degradato? Addirittura al di sopra c è il pallido residuo di un numero romano, sembra? Che mistero!! Avvalorerebbe l ipotesi di coperture posteriori del fantasma, con colori più degradabili, e quindi in parte svaniti. Altro dettaglio da notare: le mani del fantasma sono piccolissime in proporzione col volto. Al contrario le mani della Vergine sono molto grandi in proporzione. Potrebbe avvalorare l ipotesi di un pittore successivo? Solo un restauratore potrà dircelo!

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    1. Cara Fiorella, tutte le ipotesi sono plausibili. Purtroppo quest'opera, come molte altre a Scurcola, avrebbe bisogno di essere studiata, analizzata e anche restaurata.
      Un occhio esperto, con gli strumenti adatti, saprebbe sicuramente svelare qualche dettaglio in più sulla presenza del "fantasma" dell'uomo con la gorgiera.
      Nel mio piccolo, ho immaginato (ma io vivo di letteratura!) che l'opera esistesse e un "signore" scurcolano dei tempi (siamo nel Seicento) abbia chiesto di farsi ritrarre (come succedeva spesso) nella parte bassa del quadro. È evidente che quella figura è quasi un'intrusa.
      Poi, magari, è sopravvenuto qualche fatto che ha portato il pittore a ripensarci o alla figura di sbiadire fino quasi a scomparire. Chissà!

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