sabato 30 gennaio 2021

Oggetti provenienti dal Convento dei Cappuccini consegnati al Sindaco di Scurcola il 7 luglio 1865


Nell'ultima parte del mio precedente post dedicato alla storia del Convento dei Cappuccini di Scurcola Marsicana, ho fatto riferimento alla legge del Regno d'Italia che andò a sopprimere ufficialmente gli enti ecclesiastici. Le difficoltà di Bilancio in cui versava il neo-nato Regno d'Italia indussero i governanti del tempo a decidere di incamerare nel demanio statale i beni di proprietà degli istituti religiosi soppressi. Il Convento dei Cappuccini di S. Maria del Colle di Scurcola, fondato nel 1590, come altri istituti, fu soppresso. Una parte di che apparteneva al Convento, infatti, venne consegnata al Sindaco Comune di Scurcola

Grazie al suggerimento di Aulo Colucci, ho deciso di prendere contatti con i Cappuccini dell'Aquila. Dopo qualche iniziale difficoltà, ho avuto la possibilità di comunicare, via e-mail, con frate Luca Casalicchio del Convento dei Cappuccini "Santa Chiara" al quale ho chiesto se fosse possibile rintracciare l'elenco dei 47 oggetti provenienti dal Convento dei Cappuccini di Scurcola e consegnati al Sindaco nel periodo in cui, per l'appunto, era stata definita, per legge, la soppressione. Devo ad Aulo Colucci la "scoperta" dell'esistenza di tale prezioso documento di cui, onestamente, non sapevo nulla. 

Frate Luca Casalicchio, con immensa disponibilità, ha rintracciato, all'interno dell'Archivio dei Cappuccini dell'Aquila [1], la nota originale, scritta a mano, risalente al 7 luglio 1865, con la quale una serie di oggetti contenuti all'interno del Convento e della Chiesa di S. Maria del Colle sono stati ufficialmente consegnati al Sindaco di Scurcola che, al tempo, era Gaetano De Giorgio. Oltre a questa lista, esistono altri due elenchi (di cui scriverò in futuro) all'interno dei quali sono indicati i beni che dal Convento di Scurcola passarono, nello stesso periodo, al Convento di Avezzano e a quello di Tagliacozzo

La nota degli oggetti provenienti dal Convento dei Cappuccini

Questa la trascrizione completa del documento che ho ricevuto da frate Luca Casalicchio
Nota degli oggetti del soppresso Convento dei PP. Cappuccini di S. Maria del Colle di Scurcola consegnati oggi 7 luglio 1865 ai Signori il Ricevitore ed il Sindaco di Scurcola 

1

Calice di Argento

4

2

Pisside di Argento

1

3

Incensiere e navicella di ottone

1

4

Acquasantiera di stagno

1

5

Pianeta di vari colori

15

6

Tovaglie e tovagliuoli per Altari

40

7

Camici ordinari

11

8

Crinoli

4

9

Veli di vari colori

10

10

Borse di vari colori

13

11

Frasche di fiori per gli altari

48

12

Candelieri di legno

34

13

Carte Gloria per gli Altari grazia

3

14

Croci per gli Altari

3

15

Croce grande per la Processione

1

16

Corporali

10

17

Purificatoi

16

1

Ombrellino per la Comunione

1

19

Velo omerale

1

20

Cotta

2

21

Patiglioni per il Tabernacolo

4

22

Sopratovaglie degli Altari

3

23

Reliquiari

14

24

Tabernacolo di noce impellicciato ed intagliato variamente

1

25

Quadro dell'Assunta posto nell'Altare Maggiore

1

26

Quadri di S. Giuseppe Cappuccino e S. Fedele posto ai lati dell'Altare

4

27

Quadri al tergo dell'Altare maggiore di vari Santi

5

28

Quadro della seconda Cappella rappresentante la Madonna di San Felice

1

29

Quadretti nelle pareti della Chiesa pittati in tela

6

30

Armadio di noce posto nella Sacrestia con sopra il quadro della Concezione pittato in tela

1

31

Stipone di noce dentro la Sacrestia fisso al muro

1

32

Campana della Chiesa

1

33

Campanella nella porta battitoia

1

34

Campanella per gli Altari

3

35

Botti grandi di 14 salme in circa

2

36

Botticelle di 7 salme in circa

3

37

Tavoloni di noce in Refettorio

5

38

Tavolini grandi

4

39

Libri volumi circa 450

450

40

Calderone di rame

1

41

Caldaio di rame

1

42

Caldarelle di rame per la cisterna

2

43

Casseruola di rame

1

44

Conca di rame

1

45

Orologio di ottone grande

1

46

Confessionale

1

47

Pulpito di noce

1


Si tratta, come si può leggere, di una gran quantità di beni. Ovviamente non sono in grado di dire quanti di essi siano sopravvissuti al tempo, a due terremoti (1904 e 1915), a due Guerre Mondiali e alle azioni degli uomini. Voglio sperare che qualcuno di questi antichi oggetti, provenienti dal Convento dei Cappuccini, sia ancora conservato all'interno delle Chiese di Scurcola, in primis in quella di Sant'Antonio da Padova, di proprietà del Comune di Scurcola Marsicana. Tra le opere di maggiore interesse, a mio avviso, sarebbe importante rintracciare il "Tabernacolo di noce impellicciato [impiallacciato, ndr] ed intagliato variamente", il "Quadro dell'Assunta posto nell'Altare Maggiore", i "Quadri di S. Giuseppe Cappuccino e S. Fedele posto ai lati dell'Altare". Non immaginavo esistesse la "Madonna di San Felice" e mi rattrista molto sapere che dei 450 libri del Convento non vi sia più traccia. Mi chiedo se la Campana dei Cappuccini suoni ancora e se il confessionale e il pulpito in noce che chiudono l'elenco siano stati salvati, magari insieme ai 14 reliquiari


Note: 

[1] Archivio storico della Provincia degli Abruzzi dei Frati Minori Cappuccini, fondo conventi, cartella Scurcola, digitalizzazione a cura di Pietro Costantini.

***

Ringrazio frate Luca Casalicchio dei Frati Minori Cappuccini del Convento "Santa Chiara" dell'Aquila.

2 commenti:

  1. Forse il parroco attuale, don Nunzio, potrebbe gentilmente aiutarti in questa importante opera di inventario. È molto bello che gli scurcolani conoscano le ricchezze del loro paese. Io continuo a sperare che un giorno possa essere costituito un museo di scurcola, in cui porre tutti i beni storici ed artistici fino ad ora rinvenuti, fra cui la pietra romana con l iscrizione TRONUM FECIT donata al comune da mio padre Fernando Di Pietro, e moltissimi altri reperti e oggetti storici in possesso della popolazione. Così che queste ricchezze non vadano perse,e possano essere godute appieno dalla comunità scurcolana, così da scrivere un tangibile proseguo storico tra le nostre origini e la nostra vita.

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    1. Credo che i beni in oggetto non siano proprietà ecclesiastica, almeno secondo la logica con la quale sono stati consegnati al Sindaco del tempo e non al parroco.
      In ogni caso, sarebbe molto utile avere un inventario preciso di quanto esiste a Scurcola, soprattutto nella Chiesa di Sant'Antonio i cui beni, credo, non siano mai stati inventariati.

      Rispetto all'idea del Museo, cara Fiorella, io sono del tuo stesso parere. E a Scurcola ci sono altre persone che la pensano come noi. Creare uno spazio museale nel quale conservate tutti i beni artistici, archeologici, storici che Scurcola possiede sarebbe molto importante. Purtroppo manca la consapevolezza e, forse, anche la volontà per compiere un'opera simile.
      Io non smetto di sperare, chissà!

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