Tra gli oggetti inclusi nel cosiddetto "tesoro di Scurcola Marsicana" possiamo annoverare le due corone d'oro che ornano il capo della statua della Madonna della Vittoria e del Bambino e la splendida croce processionale del XV secolo. Oltre a questi due antichi e preziosissimi esempi d'arte, il nostro "tesoro" accoglie anche un pregiato calice in argento realizzato, con ottima probabilità, nel corso della prima metà '700 dagli artisti e artigiani riconducibili alla cerchia dell'argentiere napoletano Gaetano Starace.
I ricchi fregi del piede del calice |
Il piede del calice, l'impugnatura e una parte della coppa sono decorati da intricati fregi in perfetto stile barocco riferibile alla cosiddetta "bottega napoletana". Un abile argentiere del tempo, dunque, ha realizzato un fine decoro composto da intrecci di florilegi con teste di putti e altri piccoli volti cesellati alla perfezione e incastonati tra i riccioli d'argento. Un'opera che, come si evince facilmente dalle immagini, risulta essere minuziosa e perfetta.
Il decoro con gli strumenti della Passione |
Tra i minuscoli ornamenti che rendono il nostro calice decisamente originale, ci sono i simboli della Passione presenti sull'impugnatura. Sono infatti riconoscibili, tra i decori d'argento, i classici strumenti della Passione di Cristo tra cui la scala e la punta di una lancia. Oltre a questi dettagli, il calice conserva anche la memoria di chi, evidentemente, lo fece realizzare. Sul bordo del piede, infatti, è presente un'iscrizione che recita: "FRANCESCO CERRONE A SPESE DELLA SS. CONF SCURCOLA". Un certo Francesco Cerrone (nome tuttora esistente a Scurcola), vissuto nel Settecento, fece creare questo magnifico oggetto a spese, probabilmente, di una confraternita o di un altro organismo religioso del tempo.
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