giovedì 10 febbraio 2022

Chi era Luigi Di Giacomo al quale è intitolata una strada del borgo di Scurcola?


La foto che apre questo post è forse l'unica oggi disponibile del capitano Luigi Di Giacomo [1]. Come ben sapranno coloro che vivono o che frequentano il centro storico di Scurcola Marsicana, a Luigi Di Giacomo è intitolata la strada che dallo slargo chiamato di Cantalupo, salendo, conduce fino all'arco da cui principia via del Castello. Mi sono chiesta più volte chi fosse Luigi Di Giacomo e perché una via del nostro paese fosse intitolata a lui. Ho condotto le mie ricerche che, a dire il vero, non sono state né semplici né immediate. Ho provato a cercare informazioni su Luigi Di Giacomo [2] diversi mesi fa ma solo adesso sono riuscita a ricostruire, almeno in parte, la sua storia.

Via Luigi Di Giacomo (ultimo tratto)

Prima di tutto: Luigi Raffaele Di Giacomo era il figlio di uno dei medici condotti storici di Scurcola, il dottor Oreste Di Giacomo (1855-1944). Era nato il 27 maggio 1889 e, secondo l'annuario dell'Università di Roma, datato 1912, Luigi era uno studente universitario. Egli è uno dei tanti giovani scomparsi nel corso della Grande Guerra, per la precisione: Luigi Di Giacomo morì nella notte tra il 17 e il 18 marzo del 1918 a seguito dell'affondamento, per siluramento da parte di un U-Boot tedesco, del Piroscafo Tripoli al largo di Capo Figari, promontorio a nord della Sardegna.

Piroscafo Tripoli

Il Piroscafo Tripoli, di proprietà della Società di Navigazione Generale Italiana, in tempi di pace, era utilizzato come postale sulla rotta Golfo Aranci-Civitavecchia. Come spesso accadeva, durante i periodi di belligeranza, anche le navi civili venivano sfruttate per scopi militari. Esattamente come accadde al Tripoli, usato, seppur non ufficialmente, per lo spostamento delle truppe. Secondo i resoconti dell'Agenzia di Navigazione di Golfo Aranci, quella sera sul Piroscafo erano imbarcate 489 persone: 63 membri dell'equipaggio della Marina Mercantile, 379 militari (per lo più facenti capo alla Brigata Sassari) e 47 civili. Alle ore 22:30 del 17 marzo 1918, pochi minuti dopo il siluramento, venne lanciato l'SOS. Il siluro  colpì la sala macchine causando l'affondamento del Piroscafo Tripoli. Non vi erano scialuppe di salvataggio a sufficienza per tutti, le acque erano gelide e i soccorsi arrivarono con ritardo.

Monumento ai Caduti di Scurcola Marsicana

Non si ha la certezza di quante persone persero la vita con l'affondamento del Tripoli. Probabilmente, secondo alcuni studiosi, i morti potrebbero essere stati 288 e tra di loro vi era sicuramente anche il nostro capitano Luigi Di Giacomo di 29 anni. Il suo nome figura, accanto a molti altri, sul Monumento ai Caduti di Scurcola Marsicana. Posso immaginare che, al tempo, quando la famiglia Di Giacomo apprese la notizia della tragica morte di Luigi visse momenti di estremo e comprensibile dolore. Non ho recuperato la documentazione ufficiale che, considerando l'incendio che nel 1922 distrusse moltissimi atti del Comune di Scurcola, temo non sia più rintracciabile, ma ipotizzo che, come forma di rispetto nei confronti del dottor Di Giacomo, gli amministratori del tempo vollero intitolare a suo figlio una strada del paese. Ora sappiamo perché nel nostro borgo esiste via Luigi Di Giacomo: in memoria di un giovane militare scurcolano scomparso in mare 104 anni fa.


Note:
[1] Foto pubblicata per gentile concessione di Silvia Musi autrice del saggio "Caduti Piroscafo Tripoli".
[2] Banca Dati dei Caduti e Dispersi 1ª Guerra Mondiale (difesa.it).

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