giovedì 10 giugno 2021

Il campo della Battaglia dei Piani Palentini in una litografia del 1860


Qualche tempo fa, ispirandomi alla toponomastica del borgo di Scurcola, mi sono soffermata sui nomi dei protagonisti della celebre Battaglia dei Piani Palentini che si svolse a poca distanza da Scurcola il 23 agosto 1268. Di recente, durante le mie solite ricerche, ho avuto modo di rintracciare un'opera spagnola del 1860 realizzata da uno scrittore militare che risponde al nome di Mariano Pérez de Castro. Il titolo del volume è "Atlas de las batallas, combates y sitios mas célebres de la antigüedad, edad media y tiempos modernos Acompañado del texto esplicativo, en español y en frances" ossia "Atlante delle battaglie, dei combattimenti e dei siti più famosi dell'antichità, del Medioevo e dei tempi moderni Accompagnato dal testo esplicativo, in spagnolo e in francese". [1]

Ritratto di Mariano Pérez de Castro

All'interno di questo interessante libro, tra le battaglie più rilevanti del Medioevo, è descritta anche la "nostra" Battaglia che l'autore denomina, forse più correttamente di quanto facciamo oggi, "Batalla de Scurcola" (in spagnolo) o "Bataille de Scurcola" (in francese). Il dettaglio che, più di tutti, ha catturato la mia curiosità è costituito dalla litografia (disegno a stampa) che descrive visivamente, in maniera piuttosto attenta, il campo di battaglia e gli schieramenti dei due eserciti, in giallo le truppe di Corradino di Svevia, in rosso quelle più esigue, seppur vittoriose, di Carlo I d'Angiò.

Didascalia (in spagnolo e in francese)

La ricostruzione di Mariano Pérez de Castro indica che gli uomini a disposizione del giovane tedesco erano 9.000 mentre il re francese poteva disporre di 6.000 soldati. Il campo di battaglia è indicato dalla lettera A, la prima colonna è indicata dalla lettera C e la seconda colonna dalla lettera D, come viene spiegato nella didascalia bilingue allestita nella pagina successiva alla litografia. La breve descrizione che Pérez de Castro compie dello scontro tra gli eserciti di Corradino e di Carlo d'Angiò è, nella sostanza, quella che è stata tramandata da numerosi altri testi medievali e rinascimentali. L'epilogo vede soccombere il giovane erede di casa sveva che, ingannato dall'abile stratagemma di Alardo di Valéry, rimane vittima dell'imboscata preparata dai francesi che lo fanno prigioniero e lo decapiteranno nell'ottobre dello stesso anno a Napoli disperdendone i resti mortali.

Frontespizio dell'opera di Mariano Pérez de Castro

Mariano Pérez de Castro ha ricostruito, basandosi, probabilmente, su documenti storici militari a lui accessibili, una delle battaglie medievali più importanti della storia italiana ed europea. Si può notare però un errore abbastanza vistoso: la data dello scontro. L'autore militare spagnolo indica il 25 agosto 1268, in realtà la Battaglia dei Piani Palentini (o Battaglia di Scurcola) si è svolta il 23 agosto 1268. In ogni caso, ciò che mi piace far rilevare più di tutto è la bella litografia dell'area, posta nei pressi di Scurcola, in cui i due eserciti si sono scontrati; una litografia che, credo, gli scurcolani (e non solo) non abbiano mai visto prima.



Note:
[1] Mariano Pérez de Castro, "Atlas de las batallas, combates y sitios mas célebres de la antigüedad, edad media y tiempos modernos Acompañado del texto esplicativo, en español y en frances", Madrid, 1860, pp. 124-130.

5 commenti:

  1. Molto interessante, conferma in sostanza quelli che ci è stato tramandato.
    Grazie.

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    1. Che brava mi stupisci sempre più grazie

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    2. @ Maurizio Moretti: grazie, in sostanza riassume la storia della Battaglia.

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  2. Complimenti Maria! Ottimo lavoro...

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