Girovagando per il centro storico di Scurcola, come ormai faccio da anni, mi è capitato di notare un bellissimo portale che si trova su via Diaz e che forse, come mi capita di rilevare sovente, in pochi conoscono. Va specificato che l'affascinante strada del borgo di cui sto parlando parte da via Colonna, dietro al campanile della Chiesa della SS. Trinità, e si inerpica fino alla parte più alta, sbucando, dopo pochi gradini di pietra, su via Oberdan. Ebbene, proprio al numero 27 di via Diaz, è collocato un edificio che, in passato, venne immortalato in una nota fotografia scattata poco dopo il terremoto del 1904 che, come ho già scritto, molti danni e nessuna vittima fece a Scurcola.
Il portale di via Diaz dopo il terremoto del 1904 |
Al di sotto di una tettoia piuttosto malmessa e salendo qualche alto gradino in pietra, è collocato un portale molto bello e molto prezioso. Mi hanno colpito i suoi fregi, la sua raffinatezza ma, soprattutto, mi ha colpito l'iscrizione che si può leggere ancora con nitidezza: "MIANI BARTOLOMEO FECE 1526". La solita e innata curiosità mi ha indotto a chiedere informazioni e a trovare qualche spiegazione in merito, ma non sono riuscita a individuare nulla che possa fare chiarezza su un tal Bartolomeo Miani che, nel corso del XVI secolo, a Scurcola, fece realizzare questo portale che, vale la pena sottolineare, ha circa cinquecento anni.
Il cognome Miani, per quanto mi è stato possibile capire, storicamente, è del tutto estraneo al nostro paese. Potrebbe trattarsi di un forestiero? Potrebbe trattarsi di una famiglia ormai estinta? Quel che è certo è che, oltre al nome, sul portale di via Diaz è incisa anche una data precisa: 1526. Oggi è un po' difficile notarla poiché coperta dalla vernice usata per tracciare il numero civico 27 ma, con un minimo di attenzione, l'anno 1526 si può chiaramente individuare.
Alcuni preziosi dettagli del portale |
Siamo di fronte a uno dei portali più singolari di Scurcola. Oltre, naturalmente, a uno dei manufatti meno studiati e meno considerati del centro storico. Negli anni, come si può notare anche dalle foto, il bel portale Miani è stato sporcato da svariate tinteggiature che lo hanno parzialmente imbrattato ed è stato persino forato per aggiungere ganci di sostegno (probabilmente per installare una tenda).
Il portale oggi |
Inoltre bisogna rilevare che, dopo la ricostruzione post-terremoto, sul muretto che delimita il pianerottolo è stata aggiunta una pietra finemente lavorata ancora ben visibile: ulteriore preziosa decorazione che rende questo angolo di Scurcola ancora più interessante. Non so se sarà mai possibile, ma per il bene di Scurcola e per la valorizzazione del suo patrimonio artistico e storico, sarebbe importante poter ristrutturare e ripulire questo antico e splendido portale.
Cara Maria sei sempre attenta e puntuale nel ricercare e scoprire le cose belle del nostro amato paese e a farcele conoscere con la speranza tra l altro di sensibilizzare le nostre anime affinche si possa salvaguardare il nostro patrimonio. Io però in questo fine settimana mi sono molto amareggiato per una brutta scoperta che vorrei poter condividere con te e i seguaci di questo blog. Sabato pomeriggio sono venuto a scurcola e come sempre faccio mi sono incamminato tra i vicoli fino alla chiesa della madonna della vittoria e ho assistito ad uno spettacolo raccapricciante. Il sagrato della chiesa che una targa titola come santuario e bla bla bla è completamente infestato da erbacce che si fanno strada tra i ciottoli antichi che lo compongono. Uno spettacolo veramente deprimente oltretutto perchè domenica ho sentito le campane suonare per la messa e cio buol dire che quel sagrato è frequentato. Non capisco sinceramente come sia possibile che un sacerdote a cui dovrebbe stare a cuore la propria chiesa no riesca a trovare delle persone di buona volontà che con un po di diserbante e un decespugliatore diamo una pulita per rispetto della loro chiesa. Deve per forza finire tutto come a s. Antonio che per imcuria è stata chiiusa e si deteriorera sempre dipiu?
RispondiEliminaScusa lo sfogo e l uso forse inproprio del tuo blog ma so che ho sicuramente toccato la tua sensibilita e spero quella di qualche persona di buona volonta.
Vittorio