mercoledì 15 dicembre 2021

Antonio Durante maestro a Scurcola Marsicana nei primi anni Venti


Tra gli insegnanti elementari più amati che Scurcola abbia avuto c'è stato, nei primi anni Venti del Novecento, il maestro Antonio Durante. Era nato a Pietracupa (in provincia di Campobasso) il 16 marzo 1891 da una famiglia di condizioni modeste. Antonio Durante studiò presso la scuola normale di Velletri e si diplomò come maestro nel 1909. Insegnò inizialmente nelle scuole elementari di Frosolone (Isernia) per passare poi, a partire dal 1910, a Balsorano, a seguito del padre che aveva vinto un concorso di segretario comunale. Qui riuscì a mettere in atto numerose iniziative didattiche, culturali e sociali di enorme rilevanza per i tempi. Dopo aver vinto il concorso magistrale, scelse di non trasferirsi a Roma ma di restare nella realtà rurale, semplice e bisognosa, dei territori marsicani.

Nell'arco di poco tempo, grazie alla sua preparazione e alla sua voglia di fare, divenne rappresentante degli insegnanti per il circondario di Avezzano. Il 4 settembre del 1916, il maestro Durante sposò Violetta De Blasis, anch'ella maestra, originaria del piccolo paese di Meta, frazione di Civitella Roveto. Dalla loro unione nacquero tre figli maschi: Mario, Bruno e Faustino nati a Balsorano rispettivamente il 14 giugno 1918, il 14 settembre 1920 e l'8 giugno 1923. Ed è poco prima della nascita di Faustino, il più piccolo dei fratelli Durante, che il maestro Antonio Durante incontra Scurcola Marsicana.

Foto di gruppo (primi anni Quaranta)

Durante si iscrisse al partito socialista nel 1918, al termine della Prima Guerra Mondiale alla quale aveva partecipato come soldato nel 13° Fanteria. Durante la sua permanenza a Balsorano creò due cooperative di cui fu presidente. Nel 1921 fondò il movimento degli "Arditi del Popolo", tra le prime associazioni antifasciste presenti in Italia. L'anno seguente, nel 1922, quando a Balsorano venne istituita la Sezione Fascista, il maestro Durante venne duramente e costantemente perseguitato così che, quando venne a sapere, durante un viaggio in treno, che a Scurcola si era liberato un posto da insegnante elementare, decise di lasciare Balsorano e trasferirsi.

Quando il maestro Durante si recò in Comune, a Scurcola, per parlare col Sindaco, vi trovò un suo ex compagno di collegio a Velletri, un maestro che era divenuto segretario comunale a Scurcola, Emilio Nuccitelli. Costui promise a Durante che avrebbe fatto di tutto affinché potesse trovare accoglienza nella scuola elementare di Scurcola (al tempo gestita dalle Maestre Pie Filippini sotto l'Arco Ansini). Nuccitelli fece di più: si impegnò affinché anche la maestra Violetta De Blasis riuscisse a insegnare da noi, così che tutta la famiglia Durante potesse trasferirsi tranquillamente da Balsorano a Scurcola. Ma anche da noi, al tempo, vi erano fascisti pronti a infastidire e colpire il maestro che, poco dopo il suo arrivo, capì che la graziosa supplente che avrebbe dovuto cedergli la classe era corteggiata da un importante membro del fascio locale, un discendente di baroni separato dalla moglie (dovrebbe trattarsi di Anselmo D'Amore Pompei). Meno di 24 ore dopo il suo arrivo, i fascisti scurcolani, con un bando, imposero al maestro Durante di andarsene, nonostante il provveditorato agli studi avesse stabilito di assegnargli la cattedra di Scurcola.

Antonio Durante continuò a subire le vessazioni, le minacce e le delazioni di svariati fascisti di Scurcola, di Balsorano, di Avezzano. Nonostante la sua cattedra nella scuola elementare di Scurcola fosse legittima, fu comunque costretto a scappare. Anche dalla sua casa. Solo dopo diversi incontri, molti fastidi e parecchi pericoli, alla fine del giugno del 1923, Antonio Durante riuscì a trasferirsi a Scurcola Marsicana grazie al supporto del prof. Lombardo Radice. A settembre dello stesso anno arrivò anche sua moglie. Al tempo, il segretario politico del fascio, in paese, era divenuto un certo G. Talone. Il maestro Durante, alla ripresa dell'anno scolastico 1923/1924, mise in luce tutto il suo talento di insegnante. Tra le sue innovazioni più riuscite, a Scurcola, la fondazione di una filodrammatica che diede vita a spettacoli teatrali di successo.

Biglietto scritto dal maestro Durante (1925)
in possesso di Enzo Colucci

Durante riuscì ad acquistare persino un microscopio col quale spiegava ai suoi alunni i misteri del mondo naturale. Alla fine di ogni anno scolastico, inoltre, il maestro conduceva i suoi studenti a fare una gita: prima si fermavano sul campo della celebre battaglia del 1268 tra Carlo I d'Angiò e Corradino di Svevia e, successivamente, si recavano verso il Fucino, lì dove fino a pochi decenni primi c'era il terzo lago più esteso d'Italia. I fascisti, comunque, non dimenticavano che il maestro Durante era un socialista, quindi un nemico da combattere. Fu costantemente sottoposto a perquisizioni e sequestri anche se a Scurcola tutti avevano per lui un immenso rispetto.

Nel 1926 il maestro Durante superò le prove per divenire Direttore didattico e, nel gennaio del 1927, riceveva dal Ministero l'assegnazione alla sede di Carsoli dove iniziò a lavorare il 3 febbraio di quello stesso anno e dove, in realtà, resterà poco tempo. Così si conclude la parentesi scurcolana del maestro Antonio Durante. Purtroppo non è possibile parlare con quelli che furono i suoi alunni tra il 1923 e il 1926/27 perché, per ragioni anagrafiche, non sono più tra noi. Posso solo immaginare che tra gli scurcolani di oggi, forse, qualche nipote o pronipote di quegli studenti abbia sentito nominare il maestro Durante che lasciò di sé ricordi speciali, insieme a quelli di sua moglie, la maestra Violetta.



Bibliografia e sitografia.
- Antonio Durante, "Memorie di un maestro", Editori Riuniti, Roma, 1974.
- "Martiri che quest'Italia non merita" di Primo di Nicola in "Camere d'aria", L'Espresso.

3 commenti:

  1. Grazie infinite per questo ricordo del mio caro nonno, vero esempio di uomo onesto che dedicò tutta la sua vita agli altri.

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  2. Che bello sentir parlare di questo esimio maestro, signora Tortora.
    Mio padre mi parlava sempre di lui e in casa avevamo il suo libro autobiografico. Mio padre Giovanni Colucci fu un alunno della signora Violetta.
    È doveroso ricordare il destino crudele di due dei suoi figli che furono torturati e uccisi dai tedeschi nei pressi di Tagliacozzo. I loro corpi non furono mai ritrovati. Una lapide situata nei pressi ricorda il valore del loro sacrificio per un mondo più giusto.
    Antonella Colucci

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    1. Gentile sig.ra Colucci, la ringrazio per aver ricordato il maestro Durante e sua moglie, maestra Violetta De Blasis.
      Oggi solo i figli dei loro ex alunni possono conservare memoria dei due insegnanti.

      Enzo Colucci, questa mattina, come lei, mi ha fatto notare che non avevo scritto nulla degli omicidi di Mario e Bruno Durante, i due figli maggiori del maestro, barbaramente massacrati dai nazisti nei pressi di Tagliacozzo.

      Non ho dimenticato i fratelli Durante, conosco bene la loro vicenda, ma in questo post ho voluto concentrarmi solo sul maestro. Dedicherò a Mario e Bruno un post specifico perché raccontare tutto con un unico post non mi è sembrato rispettoso.

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