lunedì 26 luglio 2021

L'Incoronazione della Madonna della Vittoria del 25 settembre 1757


Le corone d'oro che ornano il capo di S. Maria della Vittoria e del Bambino sono tra gli oggetti più raffinati del cosiddetto "tesoro di Scurcola". Siamo ormai abituati a vedere la statua della nostra Madonna ornata con corona, scettro e trono ma, per un paio di secoli la sacra effige, rinvenuta, secondo la tradizione, tra le rovine della diruta Abbazia cistercense nel 1525, non fu ornata da alcun oggetto prezioso. Tra i primi e più importanti doni che la Madonna della Vittoria ha ricevuto, storicamente parlando, vi sono le due corone. La cerimonia dell'incoronazione venne celebrata solennemente l'ultima domenica di settembre dell'anno 1757 che, secondo il calendario, cadeva il 25 del mese.

Le due corone (foto Costantino Oddi)

Ecco quanto scrisse, nel 1856, in vista del 1° centenario dell'Incoronazione, il frate domenicano P. Filippo Buontempi di Scurcola [1]: "Il Popolo Scurcolese in ringraziamento di tanti benefizi, ed in attestazione di sua filial devozione verso la Vittoriosa sua Madre, si risolveva di far coronare con diademi d'oro la sacra Statua della sua Protettrice. E così oltre le Corone d'oro inviatele dal Reverendissimo Capitolo di S. Pietro, naturali del luogo sì Ecclesiastici che Secolari, sì poveri che ricchi tutti a larga mano profusero denari e fatiche, onde si coronasse la lor Madre Vittoriosa con la più splendida pompa e con rarissimo festeggiamento. Si eseguiva nell'ultima domenica di Settembre del 1757 nel sito così detto Aja dell'Ospedale propriamente vicino alla Chiesolina del Purgatorio".

Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio

Non abbiamo, al momento, testimonianze dirette di quel che avvenne quel 25 settembre del 1757. Possiamo affidarci alla ricostruzione di P. Filippo Buontempi il quale ci fa rilevare che le due corone furono inviate dal Capitolo di S. Pietro. Possiamo anche dire che al soglio pontificio, nel 1757, c'era Papa Benedetto XIV (al secolo Prospero Lorenzo Lambertini di Bologna). La grande festa organizzata per l'Incoronazione si svolse nell'Aia dell'Ospedale ossia nello spazio che possiamo oggi individuare di fronte alle "Anime Sante", sede della Confraternita del SS. Suffragio, nella piazza di Scurcola.

Sempre secondo la cronaca che ci ha lasciato padre Filippo, possiamo sapere che: "Monsignore Domenico Antonio Brizi, Vescovo dei Marsi, ne celebrava solennemente l'augusta sacra Cerimonia per Commissione del Reverendissimo Capitolo Vaticano e proferiva nell'imporre il diadema alla sacra Statua: "Iddio ti corona in Cielo, ed io indegnamente ti corono in terra". Iterati furono per giorni otto nella Chiesa Collegiata della SS. Trinità i più solenni Pontificali, con luminarie sì nel Tempio che nel foro, degnissimi scelti Oratori ne recitarono le glorie, ed i primi poeti ne scrissero i versi, lo stesso Prelato Brizi aveva consacrato il Tempio e l'Altare maggiore la seconda Domenica di Ottobre del 1741".

Insegna tondeggiante

Ad attestare quanto afferma il domenicano di Scurcola esiste ancora un'insegna di forma tondeggiante che riporta, in latino, i dettagli fondamentali della storia: la fondazione del tempio avvenuta nel 1525, la consacrazione dello stesso avvenuta l'8 ottobre del 1741 da parte del Vescovo Brizi e, alcuni anni più tardi, nel 1757, l'incoronazione della Madonna celebrata sempre da Monsignor Domenico Antonio Brizi (1688-1760). I festeggiamenti che i devoti di Scurcola misero in piedi nel lontano 1757, in occasione dell'incoronazione, come si legge, furono grandiosi. 

Processione del 2° Centenario dell'Incoronazione (1957)

Qualcosa di paragonabile, probabilmente, a quel che avvenne nel 1857, durante la ricorrenza del 1° centenario o nel 1957 per il 2° centenario, evento, quest'ultimo, che forse qualche scurcolano un po' più maturo ricorderà sicuramente. Solo un anno più tardi rispetto all'incoronazione, quindi nel 1758, la Chiesa di S. Maria della Vittoria di Scurcola Marsicana divenne di nomina regia, e lo stesso re nel 1760 la conferiva al Teologo della Regia Università di Napoli, Mons. Domenico Quercia (che diventerà più tardi anche Cardinale), prelato del Regno, famigliare del re, esimia figura ecclesiastica di cui scriverò a tempo debito.


Note:
[1] Frate Filippo Buontempi, "Pochi cenni istorici su l'origine, ed invenzione della sacra immagine di Maria SS.ma della Vittoria, che si venera nel Comune di Scurcola de' Marsi", Napoli, dai Tipo di Filippo Serafini, 1856.

1 commento:

  1. Questo tuo lavoro di ricerca, frutto di lunghi studi sui documenti antichi, ha una enorme preziosità per tutta Scurcola, e per chi la ama. Io spero tanto che presto questi tuoi articoli divengano un libro, o una collana di libri. Sicuramente ogni scurcolano vorrà comprarne una copia. Io per prima. Grazie ancora.

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