venerdì 15 gennaio 2021

Il primo concerto australiano di Vincenzo De Giorgio nel 1898


Del maestro Vincenzo De Giorgio è stato già scritto in varie circostanze. Lo ha fatto don Antonio Rosa diversi anni fa e lo ha fatto la professoressa Adriana Curini in tempi più recenti. Ho letto entrambi i testi e, inevitabilmente, ho tratto utili informazioni da entrambe le fonti. In questo mio post, però, vorrei concentrarmi sull'esordio internazionale del maestro De Giorgio, ossia il primo concerto che l'artista, musicista, pianista, compositore e cantante scurcolano ha eseguito all'altro capo del mondo, poco tempo dopo il suo arrivo in Australia

Le testimonianze sopra citate attestano che Vincenzo De Giorgio, dopo aver conseguito importanti traguardi professionali e musicali in Italia, dopo aver conquistato intere platee durante i suoi concerti a Napoli, nel 1898, decise di fare un viaggio in Australia. Il maestro, al tempo, aveva circa 34 anni (era nato a Scurcola il 25 dicembre 1864) e una carriera concertistica ben definita. Va detto che tanti artisti europei all'epoca venivano invitati nel "nuovissimo continente" per far conoscere il "bel canto" e la musica dei grandi compositori, italiani in primis. 

Albert Hall di Adelaide

Come scrive don Antonio Rosa, "Qui l'artista fu conquistato dall'ambiente, sicché decise di rimanere a svolgervi la sua attività. Per prima cosa, per farsi conoscere, pensò di dare qualche Concerto. Il primo lo dette già nell'agosto del 1898". Infatti, sul quotidiano "The South Australian Register", datato lunedì 8 agosto 1898, viene riportata la notizia relativa al primo concerto tenuto dal maestro De Giorgio nella serata di sabato 6 agosto 1898 presso la sala Albert Hall di Adelaide. Nell'articolo originale che ho rintracciato online, si racconta che la performance del "signor" (viene sempre chiamato così) Vincenzo De Giorgio ha ricevuto calorosi applausi da parte del numeroso pubblico presente

Nella circostanza, come si rileva dalla cronaca, il nostro musicista venne messo in difficoltà da una ferita o un dolore al secondo dito della mano destra. Nonostante questo piccolo problema fisico e nonostante il piano a sua disposizione non fosse di qualità, De Giorgio scelse di presentare un lungo e difficile programma di musica classica e popolare. Suonò mostrando di possedere una tecnica eccellente, un tocco simpatetico, un temperamento artistico e un'immensa versatilità. Ha iniziato eseguendo un "Andantino" e un "Allegro" di Michelangelo Rossi, compositore, violinista e organista italiano vissuto nel Seicento. L'esecuzione viene descritta come pulita e appropriata. A seguire De Giorgio ha suonato la "Gavotte" di Jean-Philippe Rameau, compositore, clavicembalista, organista e teorico della musica francese vissuto tra Seicento e Settecento. 

Pubblicità di un concerto di De Giorgio
Evening Journal (Adelaide) 26 novembre 1898

Successivamente il maestro si è esibito con la sonata per pianoforte n. 21, Op. 53 in Do maggiore, nota come "Waldstein" (dall'omonimo conte a cui è dedicata), di Ludwig van Beethoven. A tal proposito, l'articolista scrive: "l'esecuzione tecnica non era certo così buona dal punto di vista estetico come la precedente, ma un paio di pezzi di Chopin, un notturno e uno scherzo, che gli succedettero, furono resi ammirevolmente e suscitarono un grande applauso". Dopo Chopin, Vincenzo De Giorgio è passato a "due graziosi e piacevoli brani di musica da salotto che sono stati suonati con brillantezza e grande gusto". Poi c'è stato l' "Etude" di Sigismund Fortuné François Thalberg (pianista e compositore austriaco vissuto nell'Ottocento) eseguito con grande tecnica, "probabilmente il miglior numero del recital". Vincenzo De Giorgio ha poi eseguito il "Valzer" del compositore napoletano Costantino Palumbo (1843-1928), suo contemporaneo. Il primo concerto australiano di Vincenzo De Giorgio si è concluso con "Tarantella e Canzone" di Franz Liszt a cui il musicista scurcolano "ha reso ampiamente giustizia". 

Dopo il suo concerto d'esordio nell'agosto 1898, il maestro De Giorgio iniziò a essere conosciuto, apprezzato e amato ad Adelaide, città nella quale visse e lavorò per alcuni anni, fondando anche una scuola di canto classico in Hutt Street. Qui rimase fino al 1902, anno in cui decise di rientrare per la prima volta in Italia. Tornò a Scurcola, ovviamente, dove si trovava la sua famiglia. Vincenzo De Giorgio, probabilmente nel 1895 (quindi prima di recarsi in Australia), aveva sposato Agnese Bontempi (nata a Scurcola il 1° ottobre 1872, figlia di Cosimo Bontempi e Marta Fiorani), una delle discendenti della prestigiosa famiglia che tutti conosciamo. Il maestro De Giorgio tornerà in Australia intorno al 1909, assieme a sua moglie e ai suoi tre figli: Beatrice, Mario e Lea. Nella sua vita continuerà a viaggiare tra l'Italia e l'Australia fino a quando, nel 1937, deciderà di rientrare e rimanere definitivamente a Scurcola.

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