lunedì 9 dicembre 2019

Anna Maria Torlonia e il dono alla Madonna della Vittoria


"In onore di Maria Santissima della Vittoria Giulio ed Anna Maria Torlonia Principi del Fucino secondando i voti di Vincenzo De Giorgio Abbate curato e del popolo di Scurcola il pavimento di questa chiesa vollero ricoperto di marmo nell'anno del Signore 1889". La lapide con l'iscrizione e con lo stemma della famiglia Torlonia, si trova sulla parete di fondo della Chiesa della Madonna della Vittoria, a Scurcola Marsicana, nei pressi dell'ingresso della Porta delle Femmine. Non molti la notano, probabilmente, eppure questa lastra di marmo racconta una piccola storia scurcolana o, forse, più ampiamente marsicana.

La lapide con l'iscrizione dei Torlonia

Partiamo intanto col dire che, prima del 1889, il pavimento della Chiesa della Madonna non era certamente in marmo come lo vediamo oggi. Probabilmente era costituito da piastrelle semplici e un po' ruvide come quelle che troviamo in tutte le cappelle della Chiesa. L'unica eccezione è rappresentata dal pavimento della Cappella Liberati, quella che si trova a sinistra dell'altare maggiore, costituito da maioliche dai colori vivaci e brillanti che ancora oggi, nonostante qualche scheggiatura, si possono ammirare.

Pavimento della Cappella Liberati

Torniamo ora ai Torlonia. L'iscrizione è chiara: Giulio e Anna Maria Torlonia, seguendo i "voti", ossia le richieste, del curato scurcolano del tempo, don Vincenzo De Giorgio (solo omonimo del musicista e maestro di canto), decisero di donare una preziosa pavimentazione in marmo in onore di Maria Santissima della Vittoria, quella che attualmente possiamo ammirare nella Chiesa. Il pavimento venne riportato all'originario splendore qualche anno fa grazie a un'opera di ripulitura e lucidatura che ha permesso di ripristinare e rendere nuovamente visibili le belle losanghe di marmo bianco e nero.

Busto di Anna Maria Torlonia (Palazzo Braschi - Roma)

Anna Maria Torlonia era la figlia maggiore di Alessandro Torlonia, primo principe del Fucino, e di sua moglie Teresa Colonna. Anna Maria era nata a Roma l'8 marzo del 1855 e a 17 anni, nel 1872, sposò Giulio Borghese, esponente della potente famiglia romana dei principi Borghese. Giulio, dopo aver contratto matrimonio con la primogenita di Alessandro Torlonia, nel 1873 assunse il cognome Torlonia divenendo, per successione, il secondo principe del Fucino, secondo una precisa volontà del suocero Alessandro che non ebbe eredi maschi. 

Vale la pena ricordare che stiamo parlando di alcuni degli esponenti più prestigiosi della storia della Marsica e della Roma di fine '800. Rammentiamo che ad Alessandro Torlonia, il padre di Anna Maria, si deve il prosciugamento del Lago del Fucino, dichiarato ufficialmente concluso il 1° ottobre 1878. Anna Maria Torlonia, a cui è intitolata anche una via di Avezzano, quella che costeggia l'area di Palazzo Torlonia, morì a Roma nel 1901 a soli 46 anni.

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